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Engineer2013

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Commenti

Engineer2013
Silver 36-50
17/08/2020 | 15:38

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@TITANO: SEMPLICEMENTE IMMENSO!!!

Ho letteralmente divorato tua opera letteraria: definirla recensione non mi riesce oltre a trovarlo riduttivo.
Mi hai fatto emozionare, sorridere, sognare, riflettere: ne avevo bisogno in questo post-ferragosto alquanto piatto e noioso.
La frase che più mi è piaciuta è questa:
"Questa è la chiave direi: fissare, in una sorta di eternità, l’estasi.". Vorrei averla scritta io per quanto mi ci riconosco in pieno.
Soprattutto, hai dimostrato ancora una volta un concetto caro a noi della Vieille Garde (permettimi di includere anche chi ti scrive): che i bordelli e le prostitute (puttane non mi riesce di chiamarle per non rovinare la poesia e l'atmosfera da te creata) sono luoghi dove c'è ancora la possibilità di sorprendersi ed emozionarsi un po' come un bambino a un luna park.
Per citare un altro tuo passaggio che andrebbe pubblicato in un libro da far leggere (e rileggere) a chi si accosta per la prima volta a questo mondo:
"Ragazze che in poche ore ti tolgono vent’anni …e se te ne togliessero altri dieci Dio solo sa che stronzate faresti. Invece no. Forse perché hai già ricevuto tutto quello che, per oggi, potevi avere da lei. O hai aavuto tutto quello che ti interessava. Tra due giorni possibilmente – o due ore probabilmente – saremo dimenticati ma oggi abbiamo ingannato la morte, ed è stato divertente l’impaccio nel tentativo di dare un senso a quello che un senso non ce l’ha."

Sai, un giorno mi piacerebbe fare la tua conoscenza ma solo se munito di penna e block notes: da uno come te c'è solo da prendere appunti e imparare.

AD MAIORA!

Engineer2013
Silver 36-50
05/08/2020 | 19:17

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@estatico grazie a te per le belle parole spese per il sottoscritto. Fortuna che non ci vado spesso nei bordelli, altrimenti intaserei il forum di recensioni...ah ah ah.
Scherzi a parte, ognuno sceglie che tipo di approccio adottare quando si varca la soglia di quelli che ho definito in una delle mie prime recensioni "luna park per adulti".
Personalmente, come sono lì dentro sono anche fuori: questo mi ha sempre permesso di avere grandi soddisfazioni scoperecce (che ricorderò per sempre) ma anche complimenti dalle tipe per il mio savoir faire: che poi siano state sincere o meno poco mi importa. In quel contesto diciamo che ricevere delle lusinghe da una ragazza solletica l'alter ego di noi maschi.
Certo, magari nella vita reale a una tipa appena conosciuta evito di chiederle subito di andare a scopare ma... la seconda volta che ci vediamo sì

Engineer2013
Silver 36-50
05/08/2020 | 19:09

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@qualitatop ti ringrazio per i complimenti, hai colto in pieno lo spirito della mia ultima visita al Globe (pari a tutte le altre volte in cui mi sono recato in posti analoghi). Mi piace citare la tua frase che sintetizza in pieno il mio approccio a siffatti locali:
"cmq l'importante che hai goduto ti sei divertito, e sei uscito dal locale rilassato..le scelte sono personali poi come sempre"

Engineer2013
Silver 36-50
03/08/2020 | 21:44

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@bagascia_due ti ringrazio di cuore per i complimenti. In effetti, se non avessi fatto ingegneria mi sarebbe piaciuto fare qualcosa che avesse a che fare con la scrittura (es. giornalista o scrittore). Al primo rigo della tua firma c'è un'esortazione che ho fatto mia oramai da qualche anno: congratulazioni per averla scelta come frase che ti contraddistingue perché tutti dovremmo adottare tale invito nella vita reale. Sul capitolo scelte individuali, sono perfettamente d'accordo con te. Un saluto e buona estate,

Engineer2013
Silver 36-50
03/08/2020 | 15:09

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@Mailo sottoscrivo in pieno senza "se" e senza "ma", specie la tua chiosa finale

Engineer2013
Silver 36-50
03/08/2020 | 15:07

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@toulouselautrec ti ringrazio molto, anche per l'accostamento a un mostro sacro della letteratura come Tolstoj, al quale al massimo posso portare il caffè Ricevere i complimenti da un veterano del forum e degli FKK come te è un onore!

Engineer2013
Silver 36-50
03/08/2020 | 14:49

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@gabrielpontello: il Manzoni l'ho trovato anche io pesante al liceo, salvo poi rivalutarlo (leggendo per intero la sua opera omnia) una volta terminata l'Università quando i libri li ho ripresi a leggere per diletto e non per dovere. A parte questo, le mie recensioni sono (e saranno) sempre il frutto della mia personalissima esperienza. Non ho mai fatto mistero di preferire di gran lunga la Germania per il mondo FKK e le mie innumerevoli testimonianze scritte su questo forum credo lo dimostrino ampiamente. A marzo, luglio e settembre avevo già pianificato (e pagato per quanto riguarda marzo e luglio) tre salite in NRW. Poi sappiamo tutti come è andata: sono riuscito a recuperare i soldi dei viaggi ma sono rimasto con un pugno di mosche in mano. Così come ero consapevole che il Globe ha delle caratteristiche che lo differenziano da altri posti. Questo però, scusami ma su questo punto non transigo, non ti attribuisce il diritto di criticare le mie scelte scoperecce così come io non l'ho mai fatto né con te né con nessun altro. E se hai letto bene la recensione, hai avuto modo di osservare come non mi sia fossilizzato su di una sola vagina ma abbia voluto anche provare nuove (almeno per me) ragazze. Se poi in camera non mi hanno soddisfatto è perché non mi hanno dato quello che cercavo.

@Fkkplayer ti ringrazio per i complimenti

@Freddy65 non mi sono mai illuso di trovare la donna della mia vita in un bordello. A differenza di tanti altri che si sono sputtanati (è il caso di dire) matrimoni/patrimoni ho sempre lasciato la mente e il cuore fuori dall'uscio di ingresso di un qualsiasi FKK portando meco solo il pisello: in questa maniera mi sono sempre divertito alla grande e senza rimpianto alcuno. E i gusti personali si definisco tali proprio perché variano da soggetto a soggetto.

Con stima per tutti,

Engineer2013
Silver 36-50
02/08/2020 | 22:15

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@eddycolante
complimenti per la recensione, che ho letto tutta di un fiato. Stile coinvolgente ed empatico. Mi hai fatto tornare con la mente ai bei tempi carinziani. Chissà, in futuro non è detto che non vi faccia ritorno anche io

Engineer2013
Silver 36-50
02/08/2020 | 18:07

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The Engineer is back! Canto del cigno per il Globe?

FKK Globe - giovedì 30 luglio 2020 - Recensione di Engineer2013
COSTO INGRESSO: 105 CHF (comprensivi di 10 CHF di cauzione restituiti alla fine).
COSTO CAMERA ed EXTRA: 140 CHF la prima mezz’ora e multipli a seguire di 15 minuti cadauno, 200 CHF anal, 100 CHF CIM.
COSTO e LUOGO PERNOTTAMENTO: nessuno. Ho fatto tutto in giornata: ma di questo parlerò più approfonditamente nella recensione.
RAGAZZE PRESENTI: 45 da “tagesplan” (ma secondo me effettive 35/38), livello medio-alto, un paio di top, una super top e qualcuna -per i miei gusti- intrombabile. Varietà etnica non sufficiente a mio avviso, eccessiva prevalenza di rumene.
SITO INTERNET DEL LOCALE: http://club-globe.ch/it/index.php

30/7/2020: GLOBE ATTO III°
Guten tag! Torno in un FKK dopo la pandemia e la chiusura totale dei postriboli. Il titolo di questa recensione vuole essere provocatorio ma, nel corso di questo -lungo- scritto avrò modo di enucleare il perché di tale affermazione. Non vi nascondo che sono stato parecchio dibattuto se aspettare ancora prima di tornare in un bordello oppure no ma alla fine, anche considerando che ad oggi non giungono notizie allarmanti dopo la riapertura di un mese e mezzo fa (tralasciando il caso tedesco che sarebbe lungo da analizzare in questa sede), sono partito ugualmente alla volta di Schwerzenbach. Avendo deciso all’ultimo ho optato per l’auto: soluzione che mi sento di sconsigliare sia per le autostrade(?) svizzere sia perché al locale si può arrivare molto più comodamente in treno. State molto attenti ai laser per la rilevazione della velocità: ne ho incontrati una marea, specie in prossimità dei cantieri. Quegli stronzi degli elvetici li piazzano in quel punto poiché la velocità spesso deve scendere immediatamente da 120 a 80 km/h e uno non fa in temo a rallentare che…ZAAAC ti bastonano!

LOCALE
Mi muovo che sono circa le 8: avrei voluto partire prima ma la sera precedente avevo fatto tardi e non me la sono sentita di fare la levataccia. La strada corre liscia e il mio destriero a 4 ruote procede in souplesse. Mentre il paesaggio cambia nella mente tornano echi del mio periodo universitario, quando con una macchina utilitaria mezza scassata si andava in spiaggia in questo periodo a conoscere le ragazze con le quali si sarebbe combinato l’incontro per la sera stessa o al massimo l’indomani. Ora, a distanza di circa quattro lustri, guido una macchina che fa tutto da sé e tra poche ore potrò trombare ragazze che a quell’età sembravano inarrivabili. Ma si sa, pecunia non olet 😊
Dopo circa quattro ore e quindici minuti parcheggio il mio bolide praticamente all’entrata: noto poche automobili, anche per via dell’orario e del giorno feriale da me scelto. Sulla porta d’ingresso ci sono i cartelli in bella mostra con le raccomandazioni per il Covid-19 tra cui quello in cui è raffigurata una mascherina. La porto con me ma non servirà a nulla. Per chi lo aveva chiesto, le principali novità introdotte post pandemia sono le seguenti: pannello di plexiglass all’ingresso, file differenziate per il check in e check out dei clienti/ragazze, ingresso e uscita dagli spogliatoi maschili differenziati ma dei quali praticamente tutti se ne fottono altamente, una tipa della sicurezza che passa ripetutamente nel locale (concordo con chi ha scritto di trovare la cosa alquanto fastidiosa), adesivi vari per terra che invitano al rispetto delle distanze e, non ultimo, un modulo bianco e rosa da compilare con il proprio nome/cognome/numero di telefono ogni volta che si sale con una donzella. Non controllano nulla, quindi ognuno agisce secondo coscienza. Segnalo, infine, l’assenza del simpaticissimo Angelo sostituito nella prima parte della giornata da una tipa che parlotta italiano e la cui simpatia è pari a quella di un granello di sabbia nelle mutande mentre a fine serata un omaccione tanto simpatico quanto nerboruto che capisce e si esprime in un italiano elementare. Ma adesso passiamo all’argomento clou, la figa!

GIRLS
Una delle caratteristiche del Globe è la pubblicazione sul sito internet di un elenco delle presenze che viene aggiornato alacremente di giorno in giorno: non mi aspetto quindi grosse sorprese tuttavia, mia personalissima opinione, il totale viene sempre indicato leggermente in eccesso rispetto al dato reale. Il numero dei clienti è decisamente scarso e aumenterà nel corso della giornata in maniera esigua tenuto conto del fisiologico ricambio. Età media più alta nella prima parte della giornata, per poi abbassarsi nel tardo pomeriggio/sera/notte. Un solo asiatico, diversi zurighesi (a detta delle tipe che ho intervistato), un paio di indiani e tre-quattro nostri compatrioti. Inizio il mio consueto giro di perlustrazione e subito penso “cazzo, quanto mi è mancata questa teoria di culi al vento!”. Intenzionato a porre rimedio alla défaillance dello scorso agosto, quando non ho potuto fruire dei servigi di Elena, mi dirigo verso il bar per prendere qualcosa da bere e cercare la suddetta fanciulla. Vengo letteralmente assalito in sequenza da tre draculine: questa è la prima differenza, in peius, rispetto allo scorso anno e figlia quasi sicuramente della situazione post Covid-19: nonostante declini con gentilezza le loro avances, mi capiterà nel corso della giornata di essere fermato più volte dalle stesse alle quali avevo detto no. L’anno precedente, infatti, ricordo approcci non così insistenti e soprattutto con stile: due di queste, dopo neanche trenta secondi mi hanno chiesto di salire in camera (sic!). Una volta respinto l’attacco dai Carpazi, riesco ad avvistare Elena ma oramai è tardi perché un cliente si è fatto convincere a portarla in camera. Poco male, ho tutto il giorno davanti e ne approfitto per vedere qualche nuovo acquisto della scuderia: ciononostante non riesco a trovare chi davvero possa solleticare il mio istinto scopereccio. Anche grazie all’esperienza maturata in codesti luoghi dedicati all’arte del meretricio, riesco con la coda dell’occhio a vedere dove la mia prossima preda si apparta con il cliente e l’orario di salita. Mi tornerà utile in seguito: infatti allo scadere dei trenta minuti la vedo ricomparire. Attendo la fine delle sue abluzioni e la fermo in zona cassette di sicurezza chiamandola per nome: lei mi sorride e mi chiede se ci conosciamo già. Tecnicamente le rispondo di sì anche se l’anno scorso non siamo potuti andare in camera perché costantemente impegnata. Le ricordo anche la sua gentilezza nel tenersi libera per me a qualsiasi orario il giorno seguente ma della quale non ho potuto godere (in tutti i sensi) per via della mia partenza. Deciso a recuperare il pregresso le propongo una long time session: da professionista navigata mi chiede quanto lunga e io, con altrettanta istețimea (furbizia in rumeno, ndr) le rispondo che non ho impegni nel corso della giornata. Ci sorridiamo a vicenda: il suo sguardo è davvero magnetico e intenso. Andiamo a prendere le chiavi e sperimento per la prima volta il rito del modulo da compilare alla reception: ci viene data una camera al piano terra, purtroppo orfana di aria condizionata e con il solito ventilatore in acciaio tanto rumoroso quanto poco efficace. Ma tant’è: la sessione che ne viene fuori è la quintessenza del GFE: siamo all’eccellenza, seppure la fanciulla di origini miste italo-croate possa vantare dalla sua una caratteristica che nel mio lavoro, riferito alle architetture software, incontro spesso ovvero la scalabilità. Non trascura nulla per far stare bene il cliente: il risultato è che la mia mente, nel tempo trascorso tra le quattro mura infuocate -e non solo per la temperatura-, riesce a far scivolare nell’oblio la precipua caratteristica delle ragazze incardinate in tali strutture ovvero che trattasi di operatrici sessuali professioniste. In altre parole: se cercate colei in grado di farvi fare un viaggio nel tempo e riportarvi ai vostri 20/25 anni, Elena è la scelta migliore. Zero fretta, con lei ho riassaporato il piacere del petting come non mi succedeva dai tempi di Tina del Golden Time (v. mie recensioni). Tutto assume un sapore quasi liturgico nel senso laico del termine: avevo voglia di una Girlfriend Experience di altissimo livello ed Elena mi ha assecondato al 101%. Alla fine abbiamo sforato i 120 minuti, due shots, ma non ho pagato alcun extra. Tra il primo e il secondo tempo abbiamo sorseggiato un coktail da me offerto, rigorosamente analcolico per lei, per alleviare la perdita di liquidi e le fatiche della stanza. Tornati in cassa, ho strisciato con il mio bancomat l’importo più alto da me mai pagato per la compagnia di una peripatetica: ma se vi devo essere sincero, lo rifarei altre mille volte. Perché, come diceva quell’uomo saggio di mio nonno “finché c’è gusto, non c’è perdenza!”.
Abbiamo fatto la doccia insieme, un’altra intensa limonata sotto gli occhi delle colleghe e degli avventori e poi lei è scivolata negli spogliatoi femminili. Ultimo aspetto, ma non per importanza specie di questi tempi, che ho apprezzato molto di lei: l’estrema attenzione, senza cadere nel ridicolo, all’igiene prima di iniziare.

ELENA: bellezza 9 (malus di 0,5 per via del silicone) / partecipazione 10 e lode (sembra di stare con la propria compagna nel primo mese di relazione) / fucking expertise 9,5 (ha il suo punto di forza nella scalabilità)

Sono passate da quasi mezz’ora le 16 e decido di andare a rifocillarmi: al piano superiore nulla è cambiato per cui non mi dilungo oltre. Il locale si riempie un po', ma resta comunque poco affollato rispetto ai ricordi delle scorse volte. Un’altra cosa che osservo, e sarà così per tutta la giornata, la mancanza di maranza zurighesi che si facciano portare bottiglie di champagne ai tavoli: segno della crisi? Indeciso su chi possa essere il mio prossimo obiettivo trombereccio, mi torna alla mente un commento letto qualche tempo addietro su un forum che tesseva le lodi di una certa Merlin. Prendo il cellulare e vedo che la signorina è presente. Mi reco in cassa e chiedo conferma di ciò: una ragazza ascolta la conversazione e si offre di accompagnarmi. La cosa sinceramente mi puzza, ma devo ricredermi quando me la presenta poiché la rom (che novità, eh?) indossa le stesse scarpe delle foto presenti sul sito web: certe volte penso che avrei avuto un futuro come ispettore di polizia atteso il mio spirito di osservazione 😊. Presentazioni, ci andiamo a sedere in una zona appartata. Lei molto espansiva e focosa, dopo poco mi fa assaggiare la sua lingua. Le labbra sono carnose e già fantastico su come il mio pisello possa trovare una calda accoglienza tra di esse. Mentre parliamo mi infila le mani sotto l’accappatoio e mi stuzzica l’arnese: tanto mi basta per rompere definitivamente gli indugi e andare in camera. Prendiamo la chiave e si va: una volta entrati, lei si accuccia sul letto piegandosi sulle ginocchia e inizia un gustoso e intenso BBJ: la nipote di Dracula non disdegna ripetuti passaggi di deepthroat, confermando così tutte le notizie positive sul suo conto. Si passa al trombo in diverse posizioni e mantiene alte le aspettative fino a quando decide di fare una cosa tanto furba quanto stupida con uno sgamato come me: mi sfila il preservativo senza che io le avessi detto nulla e ricomincia il suo lavoro di bocca chiedendo se avessi voglia di venire (facendomi così pagare l’extra). Eh no bella mia, non ci siamo! La faccio continuare qualche altro minuto, le chiedo di mettermi un nuovo condom e di posizionarsi a smorza: il suo movimento di bacino indiavolato mi porta a capitolare allo scadere dei trenta minuti. Qualche minuto sul letto a parlare e poi si va. Pago l’obolo e anche con lei doccia insieme.

MERLIN: bellezza 7,5 (malus di 0,5 per via del silicone) / partecipazione 8 (mantiene ciò che promette) / fucking expertise 7,5 (brava fino a quando ha voluto fare la furbetta con me)

Sono quasi le 18 ed è giunto il momento di riposarmi per cercare di recuperare almeno in parte le mie energie: decido di andare in terrazza. Anche qui, rispetto alla scorsa volta e complice il caldo boia di quella giornata, c’è solo una ragazza e tre orsi oltre me. Meglio, a parte il rumore del treno non si sente altro. Mi stendo sulla sdraio in legno e mi assopisco: dopo più di un’ora di sonno rigenerante, riapro gli occhi. Il suono dei treni che passano è il tappeto musicale di quella zona del Globe. Ora sono pronto per affrontare nuove battaglie. Scendo nella sala principale e, rispetto a prima, sento mio malgrado una moltitudine di schiamazzi di buona parte delle presenti (pleonastico dire la loro provenienza geografica): altra nota negativa rispetto alla mia ultima salita. Pensando di essere simpatiche, hanno il merito di farmi desistere dall’andare con alcuna di loro. Sono le 19,15 e accade qualcosa che cambierà in maniera decisiva il corso della mia giornata lì dentro come una sorta di punto di non ritorno: mi viene incontro Elena, mi abbraccia e mi chiede che fine avessi fatto. Con franchezza massima, le rispondo che mi sono intrattenuto con una collega. Mentre parliamo, tuttavia, avviene qualcosa mai successa prima in un postribolo: una voglia matta di tornare in camera con lei fa capolino prepotentemente e non solo nelle parti basse. Non so perché, è così. Nonostante la sessione di oltre due ore già fatta poco tempo prima, davanti a me ho un’autorevole esponente del sesso femminile che ho voglia di assaggiare come fosse la prima volta. Continuiamo a parlare, questo pensiero anziché regredire si acuisce: sono in preda a un vortice di desiderio irrefrenabile, al quale non so (rectius, voglio) oppormi. Morale della favola, quando sono passate da poco le 19,30 torniamo in camera: il tempo vola e con una naturalezza disarmante mi concedo una sessione da sessanta minuti di orologio e, dulcis in fundo, un CIM da cineteca a riprova della scalabilità della fanciulla.
Verso l’obolo, il tipo alla cassa mi sorride e mi chiede quasi per prassi se sia andato tutto bene: gli rispondo “assolutamente no!”, guardo Elena e scoppiamo tutti e tre a ridere. L’espressione del mio viso, quando pronunciavo tali parole, era credibile tanto quanto una banconota da tre euro. Nuova doccia insieme, abbracci e baci anche sotto l’acqua: intorno a me il nulla, solo lei e basta.

ELENA: v. sopra

Dopo aver soddisfatto il mio apparato riproduttivo, sento un languorino che mi ricorda che non di sola figa vive l’uomo: salito al ristorante il menù, come sempre non variegato almeno quello gratis, mi fa scegliere del pollo con una salsina e del purè. Presenti gli immancabili affettati e il formaggio a tocchetti. C’è anche una torta al cioccolato niente male. Accanto a me una truppa di draculine, che non perde occasione neanche a cena per starnazzare a voce alta. Liquido in fretta la pratica cibo, anche perché non mi va di sottoporre le mie trombe di Eustachio a cotanto supplizio. Mi lavo i denti, uso il mio collutorio (quello del Globe è di pessima qualità) e mi dedico a un po' di relax tra sauna e bagno turco. Gli effetti del Covid-19 si vedono anche qui: nessuno, me compreso, ha avuto il coraggio di usufruire delle piscine e per quanto mi riguarda sia la sauna che il bagno turco li ho fatti in piedi.
Nel corso della serata segnalo una esibizione di alcune ragazze vestite da poliziotte che prima girano per il locale stuzzicando i presenti per poi salire sul palco e spogliarsi. Segue una specie di lesbo show tra falli di gomma e roba simile con annesse leccate di figa: vi confesso che non lo trovo particolarmente interessante anche se l’impegno da parte loro c’è. Intorno alle 23 ricomincio il mio giro perlustrativo per cercare con chi concludere la giornata e mi sovviene alla mente quanto scritto dal sempre valido @teseo -che con l’occasione saluto e ringrazio per la dritta- ovvero di un innesto di figa proveniente dalla Germania: in effetti sul tagesplan sono diverse le ragazze con la sigla DE dopo il nome. Neanche a farlo apposto mi si avvicina una stangona con una terza scarsa di seno naturale e i capelli neri: dice di chiamarsi Daiana e di provenire da Amburgo. Sul momento non le do molta retta, accampando neghittoso la scusa di una sessione trombereccia appena conclusa. Tuttavia, di lì a qualche minuto, osservo con occhio callido che la fräulein è intenta a disquisire con una biondina dai tratti somatici prettamente teutonici (capelli biondi, pelle e occhi chiari): mi avvicino e in effetti conversano nell’idioma germanico a me tanto caro. In quel momento mi scatta il desiderio irresistibile di un threesome tutto made in Germany: e del resto, come in maniera lungimirante William Shakespeare aveva sentenziato più di quattrocento anni orsono, “l’unico modo per resistere alle tentazioni è cedervi”. Con passo felpato mi riavvicino a Daina e le chiedo di dove sia la sua amica: from Germany like me! la sua perentoria risposta. Mi presento anche alla sua connazionale che scopro chiamarsi Nina, anche lei da Amburgo. Il seno è rifatto ma poco mi importa. Saliamo che sono circa le 23,15. La camera che ne viene fuori parte a razzo con DFK, DATY e BBJ a profusione ma, ahimè con altrettanta velocità, digrada impietosa: arguisco dall’atteggiamento delle fanciulle la voglia di chiudere ben prima dei 30 minuti regolamentari e alla fine faccio davvero tanta fatica per arrivare alla meta. Nel social time post coito, la confessione che va a suffragare le mie impressioni: ambedue hanno lavorato prima del Globe all’Artemis di Berlino e questo spiega il loro modo di fare nonché il motivo per il quale mi sono sempre rifiutato di varcare l’uscio del locale testé citato. Non posso definire l’esperienza un missile, ma certamente siamo ben lontani dal cd. “standard Globe”. My2cents, of course!

DAIANA: bellezza 7 (notevole l’altezza) / partecipazione 7 (“Si può dare di più” come una famosa canzone degli anni ‘80) / fucking expertise 6,5 (nulla che valga la pena di essere ricordato)
NINA: bellezza 8 (malus di 0,5 per il seno rifatto) / partecipazione 7 (idem come sopra) / fucking expertise 6,5 (idem come sopra)

Pago il dovuto e, come immaginavo, nessuna doccia insieme oltre a un bacio accennato di congedo. Ripensandoci a mente fredda, una prestazione negletta e inaspettata visto che -a memoria- con le tedesche mi sono sempre trovato bene negli FKK. Giunto a questo punto, è passata da poco la mezzanotte, potrei ritenermi soddisfatto (ma non soddisfattissimo) della giornata in territorio elvetico. Ritorno in terrazza: ora che la notte ha abbracciato il cielo di Zurigo tutto assume un sapore callistenico. La pace regna sovrana e anche i treni, oramai esigui, non infrangono la quiete che si respira.
Ritorno nella sala grande trenta minuti dopo la mezzanotte e vedo una presenza che ben conosco venirmi incontro a passo svelto e adagiare le sua braccia intorno al collo: si tratta di Elena, ça va sans dire… In situazioni analoghe avrei mostrato una certa insofferenza visto che con lei avevo già fatto due piacevolissime camere e quindi per me la “pratica” poteva considerarsi chiusa. Invece…..colpo di scena! Non solo la sua presenza mi trasmette gioia e piacere ma sono io che le chiedo di andare a sederci da qualche parte perché non è il massimo conversare in piedi 😊. Una volta seduti sui divanetti in fondo al locale, segue un tempo indefinito in cui la fanciulla si apre raccontandomi tanti aspetti della sua vita prima e durante l’inizio di questa attività: trattasi della sua versione dei fatti che prendo per buona poiché non mi interessa confutare alcunché. Chiaramente sono cose che non dirò mai a nessuno nemmeno sotto tortura ma la cosa che mi stupisce è quella voglia di cui ho scritto in precedenza e che ritorna prepotente durante la conversazione senza che io nulla possa fare per opporre resistenza. Alla fine uno sguardo d’intesa che dice più di mille parole e, quasi senza accorgermene, mi ritrovo in camera con lei: un’altra ora indimenticabile con un vero e proprio Angelo con il corpo da Diavolo. La sessione barbagliante che ne viene fuori riesce ancora una volta a colpire nel segno. Chiedo venia colleghi, ma quanto accaduto nelle 4 ore trascorse in sua compagnia resterà un segreto inaccessibile a chiunque anche perché lei (come tutte) non è una macchina che può fornire una prestazione in fotocopia a tutti gli avventori. L’ora è già passata da circa dieci minuti ma non una richiesta di extra o di fare presto giunge da lei.

ELENA: v. sopra

Pagamento (con il tipo alla cassa, davvero simpatico, che quando mi vede arrivare scoppia a ridere visto che sono diventato oramai un habitué di Elena), doccia insieme. Sono quasi le due e allora decido di fare chiusura. Elena una volta risistematasi mi raggiunge al bar e continuiamo a parlare su uno dei divanetti di fronte alla pista da ballo per oltre un’ora: non ne vuole sapere di altri clienti per quel giorno. Alle 3 spaccate, con la più svizzera delle puntualità, il dj mette “Con te partirò”: è il segnale della chiusura. Non resta che congedarmi, con la promessa di rivederci un giorno, da colei che è riuscita togliermi -seppure solo per qualche ora- quasi vent’anni sulla carta di identità senza colpo ferire.
All’uscita posso gustarmi il rito delle ragazze che fanno il check out: vederle vestite con abiti non da lavoro, rende alcune di esse meno interessanti di quanto si sforzino di apparire all’interno. Saluto l’addetto alla reception che, con la consueta professionalità e attenzione al cliente tipica del management del Globe, mi chiede se sia andata bene. La mia risposta (over the top, ndr) non necessita di ulteriori spiegazioni.
Esco dal locale e tutto intorno l’unica cosa che si può udire, a parte i rombi delle auto truccate dei tamarri indigeni, è il suono del silenzio. Mi rimetto in macchina alla volta dell’hotel dove passerò qualche ora cercando di dormire prima di affrontare il viaggio del ritorno.

THE END, titoli di coda

CONCLUSIONI
Appena entrato in macchina, il primo pensiero che mi è balenato non è stato “quando torno al Globe?” ma piuttosto “quando riaprono gli FKK in Germania?”. Eh già, perché questa esperienza -organizzata all’ultimo minuto- mi ha fatto tornare la voglia matta di FKK teutonici: non tanto per il discorso ragazze quanto per il clima che si respira solo lì e non altrove.
Un paio di altre osservazioni prima di congedarmi da voi che mi avete pazientemente letto fino a questo punto: la prima è che il locale è davvero arrivato a una condizione pietosa. Necessita di una radicale ristrutturazione poiché oramai non è concepibile nel 2020 andare a trombare in una stanza priva di aria condizionata. Il secondo appunto riguarda la line-up che, rispetto alle scorse volte, ho trovato peggiorata in termini di approccio al cliente. Esempi in tal senso sono i ripetuti tentativi di abbordaggio (spesso da parte di chi con te lo aveva già fatto prima), la richiesta di salire subito in camera oppure le grida sguaiate con la musica a palla.

Mi auguro di non avervi annoiato nemmeno stavolta.

Augen zu und durch
Auf wiedersehen!

Engineer2013
Silver 36-50
22/07/2020 | 15:22

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@bagascia_due
ti ringrazio per l'attestato di stima. Se si ferma fino al 26 e poi va in ferie mi sa che non riesco a combinare l'incontro: contavo di andarci per fine luglio-primi di agosto.
Mi piacerebbe tornare a scrivere delle mie scorribande appena avrò da raccontare qualcosa.
Nel frattempo un saluto e ancora grazie per la dritta!

@toulouselautrec
chiedo venia ricordavo si facesse chiamare prima così. Buono a sapersi che il mercoledì è off, cosi mi posso organizzare per un giorno in cui lei c'è.

Engineer2013
Silver 36-50
22/07/2020 | 13:01

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Buongiorno People! Una domanda al volo: per caso sapete quando rientra Aylin DE (già Tuana)? Vorrei pianificare un salto a Zurigo ma mi piacerebbe ci fosse anche la fanciulla in questione, alla quale mi legano ricordi scoperecci entusiasmanti. Grazie,

Engineer2013
Silver 36-50
13/03/2020 | 12:24

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Ciao a tutti!
Anche io avevo in cantiere per la fine di marzo, insieme al mio socio, di fare un salto in territorio teutonico.
Già alla fine del mese scorso ero più che orientato ad annullare tutto, anche se non ci fosse stato un divieto esplicito in tal senso,
Il motivo è semplice: come recita un adagio che soleva ripetermi il papà di un mio amico ai tempi dell'università "il cazzo non vuole pensieri". Ergo, fino a quando la situazione non sarà chiara (e in tal senso vi invito caldamente a leggere un illuminante e approfondito contributo di un nostro collega punter @TheDoc (https://www.gnoccatravels.com/viaggiodellagnocca/158431/coronavirus-ticino-e-svizzera/p5#c162) che spiega il (anzi, "i" visto che sono molteplici) perché occorre prestare la massima attenzione a questa nuova pandemia.
Vi cito solo la conclusione che forse vale da sola più di tante stronzate che ho letto su vari siti internet:
"Scendiamo dalla giostra per 2-3 mesi altrimenti potremmo non risalirci mai più. Una cosa è la paura, un'altra il panico. Il panico non aiuta creando solo confusione. Ma la paura e il dolore sono sempre stati due grandi maestri di vita. Ecco, io spero che qualcuno di voi che se ne è uscito con idee-puttanate riguardo questa storia del corona virus, che lo prende sotto gamba e che continua ad andare per bordelli adesso abbia capito bene come stanno le cose e abbia un po’ più di sana e giusta paura; e sarà la paura a salvarci, come spesso è stato."

Tanto premesso, se tutto andrà come ci auguriamo tutti, FORSE (il condizionale è più che mai d'obbligo in un contesto del genere) ritroverò la via degli FKK germanici non prima di fine agosto.
In caso contrario, me ne farò una ragione: come ho scritto "in tempo di pace" la Vita reale è fuori gli FKK, seppure si tratti di un mondo ammaliante e incantato specie per noi instancabili puttanieri della Vieille Garde.
Siamo fiduciosi, ne verremo fuori anche stavolta se sapremo adottare la giusta condotta.
AD MAIORA

Engineer2013
Silver 36-50
09/03/2020 | 20:42

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@TheDoc: GRAZIE. Non ho altro da aggiungere. Mi auguro che questo messaggio arrivi a chi non vuol sentire. Personalmente è dal 2019 che non mi reco in simili posti. Oramai il mio periodo sabbatico continuerà fino a fine agosto, periodo nel quale avevo programmato una gita scopereccia. Ma di questo passo, mi sa che la "Deutschland über alles" farà a meno di me ancora per molto. Me ne farò una ragione.

Engineer2013
Silver 36-50
14/01/2020 | 16:17

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@callaghan
Bella recensione, per essere la tua prima creatura letteraria direi che sei messo molto bene. AD MAIORA!

Engineer2013
Silver 36-50
20/09/2019 | 22:08

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@Sapientone che ricordi no, non ho visto le etnie di cui mi parli.

Engineer2013
Silver 36-50
20/09/2019 | 10:28

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@licantropo_teutonico Ti ringrazio per i complimenti, davvero troppo buono. A Kerouac posso solo allacciare le scarpe e portare il caffè Se non avessi fatto l'ingegnere mi sarebbe piaciuto fare il giornalista. Tuttavia...mai dire mai nella vita!
Posso rassicurarti sul fatto che non ho assolutamente intenzione di mollare: questo mondo è troppo bello e la vita troppo breve per privarsi di questi piaceri.
Più semplicemente mi sono accorto di aver attraversato una sorta di "bulimia sessuale" (ninfomania è troppo) nell'ultimo periodo.
Infatti con il mio amico e collega Antonio abbiamo deciso di organizzare una gita in primavera ma non prima: questo tempo mi servirà per ritrovare quella voglia di tornare in un fkk che, per la prima volta in tanti anni, mi è mancata una volta uscito dal Globe.
Comunque sì, Aylin è lei: una delle migliori Ragazze incontrate in un bordello. Le altre hanno solo da imparare da lei. Ne ho parlato diffusamente nella mia prima recensione del postribolo zurighese.

@bagascia_due: Vielen dank!

Engineer2013
Silver 36-50
19/09/2019 | 13:36

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Il mezzo di trasporto è low cost, il parco gnocca TOP: cronaca di un sabato al Globe. Ma la passione…

FKK Globe - sabato 31 agosto 2019 - Recensione di Engineer2013
COSTO INGRESSO: 105 CHF (comprensivi di 10 CHF di cauzione restituiti alla fine).
COSTO CAMERA ed EXTRA: 140 CHF la prima mezz’ora e multipli a seguire di 15 minuti cadauno, 200 CHF anal, 100 CHF CIM.
COSTO e LUOGO PERNOTTAMENTO: nessuno. Ho fatto tutto in giornata: ma di questo parlerò più approfonditamente nella recensione.
RAGAZZE PRESENTI: 51 da “tagesplan” (ma effettive una quarantina scarsa a mio parere), livello medio-alto, un paio di top, una super top e nessuna davvero intrombabile. Varietà etnica non sufficiente per i miei gusti, eccessiva prevalenza di rumene.
SITO INTERNET DEL LOCALE: http://club-globe.ch/it/index.php

31/8/2019: GLOBE ATTO II°
Guten tag! Per chiudere con il botto questa estate 2019 ho deciso di fare, in solitaria, una trasferta in quel di Schwerzenbach. Non volendo pernottare ho optato per un andata/ritorno in giornata: la scelta è ricaduta sul treno veloce da Milano fino a Zurigo e poi a seguire il treno locale. Come ho scritto nel titolo, si è trattato di una soluzione low cost poiché grazie alle offerte Trenitalia ho trovato i biglietti per 29 euro a tratta. Per arrivare a destinazione da Zurigo ho comprato un abbonamento giornaliero a 13,60 CHF (soluzione che mi tornerà utile). Nel planning originale sarei dovuto rientrare con l’ultimo treno delle 18 ma, complice la voglia di godermi -in tutti i sensi- il Globe ho deciso di allungarmi e di tornare con Flixbus: alla fine il bus è costato appena 29 euro e quindi ci ho rimesso solo il biglietto del ritorno. Ma si sa, tira più un pelo di figa…
Giusto un paio di considerazioni sul locale e poi la parte che più interessa a noi punter. Mi scuso per la tardiva pubblicazione della rece ma ho avuto davvero un rientro al lavoro pesante.

LOCALE
Arrivare in treno è davvero comodo: la fermata di Schwerzenbach si trova a meno di cinque minuti a piedi dal club. Personalmente mi sento di consigliarlo come mezzo di trasporto anche per evitare multe e rotture di palle varie sulle autostrade elvetiche.
Entro che è quasi mezzogiorno: per essere un sabato, seppure di fine agosto, il locale è praticamente deserto sia di gnocche che di orsi. Si respira un’atmosfera ovattata, quasi da studio dentistico.
Rispetto alla volta scorsa, ripensandoci ora a mente fredda, il locale necessita di un po’ di manutenzione: le camere mostrano i segni del tempo ma soprattutto delle trombate che si sono consumate al loro interno. Diciamo che non ho provato quella sensazione di pulito di altri posti simili. Ma si tratta di dettagli, me ne rendo conto. Decisamente migliorabile il ristorante: le pietanze gratuite servono giusto a zittire lo stomaco tanto è vero che, unica volta da quando frequento gli FKK, all’uscita del Globe mi sono fiondato a comprare un bretzel farcito nei pressi della stazione di Zurigo HB. Costo “appena” 8,60 CHF: qui ho capito perché, purtroppo per noi, le trombate hanno questi prezzi al Globe e che se questo club fosse sorto in un’altra parte d’Europa sarebbe stato davvero il massimo per noi utenti del pay. Ma tant’è…
Rispetto alla volta scorsa, complice il bel tempo che mi ha accompagnato per tutta la giornata, ho potuto fruire della terrazza: un’oasi di quiete per rilassarsi (ma anche per scopare) e respirare un’aria non intrisa di fumo come avviene all’interno. Ma non voglio dilungarmi oltre, per cui…

GIRLS
Purtroppo una delle fanciulle con cui mi sono trovato meglio in assoluto da quando frequento gli FKK (Aylin, ndr) questo sabato è assente: peccato, almeno una camera con lei me la sarei concessa. Ça va sans dire…
Durante il mio giro esplorativo, sono passate da poco le 13, mi imbatto in una fanciulla con i tratti orientaleggianti: si tratta di Brigitte, rumena di Bucarest. Ha un piccolo tatuaggio e indossa due cavigliere. Per completare il quadro descrittivo due labbra a canotto che ti fanno pensare solo a quanto bene starà l’attrezzo nella sua bocca. Il nostro incontro è casuale e trae spunto dal fatto che mi prodigo per raccoglierle l’asciugamani che le è appena caduto dallo sgabello dove intende sedersi. Lei apprezza non poco il mio gesto cavalleresco tant’è che scatta subito la presentazione e mi propone di andare a parlare con più tranquillità sui divanetti. Qui la chimica prende il sopravvento: tra una pomiciata adolescenziale e mani che esplorano reciprocamente i nostri anfratti più reconditi decidiamo di proseguire la conoscenza. Lei mi chiede dove voglio scopare: in camera, in pubblico, in terrazza. Le rispondo che la camera va più che bene visto che ciò che conta realmente è la qualità. Lei sorride e nel frattempo apre la porta dell’alcova. Appena entrati mi chiede se può andare a comprare le sigarette: sul momento abbozzo ma, una volta solo, iniziano ad assalirmi i dubbi sulla bontà della scelta effettuata. In realtà lei ritorna molto presto e, scherzando, le dico “ora questo tempo lo recuperiamo”. La fanciulla mi prenderà poi alla lettera.
Nel frattempo è un petting continuo, dapprima in sordina poi sempre più spinto. Inizia un bbj eccelso con tanto di deepthroat. Brigitte è davvero scatenata: dopo diversi minuti passiamo a un 69 godurioso dove la signorina in questione viene copiosamente inondando la mia bocca dei suoi piacevoli umori. Non accenna ad alcuna pausa, anzi si passa al trombo: classiche posizioni e, in doggy style, vengo felice urlando il suo nome. Davvero una bella scopata, non c’è che dire. Ho apprezzato molto la sua correttezza (tempo per le sigarette recuperato) nonché la sua simpatia non artificiale. Standard Globe più che rispettato!

BRIGITTE: bellezza 8,5 (malus di 0,5 per via del silicone) / partecipazione 9,5 (bonus di 0,5 per la venuta) / fucking expertise 9

Mi congedo da Brigitte che sono quasi le 14: lo stomaco reclama ma purtroppo, come scritto in premessa, il buffet non è certo memorabile.
Poco male: vorrà dire che tenendomi leggero sarò pronto in tempi brevi per la prossima scopata che, come saggiamente scritto da @bagascia_due, è sempre la più bella!
La prossima orsetta per cui decido di optare è una delle top (in termini di bellezza e di camere fatte) della giornata: si tratta di Megan, anche lei da Bucarest. Bionda, occhi verdi favolosi, sembra quasi una proveniente dalle Repubbliche Baltiche. Fisico praticamente perfetto. Appena la trovo libera, sono circa le 15, la blocco per la mia consueta intervista pre-trombo. Molto gentile, mi fa un’ottima impressione. In camera non delude le aspettative e mi ripaga con un bbj con leccata sontuosa a mulinello sul glande. Il tutto è prodromico a 69 di alto livello. In questo quadro idilliaco spiace constatare che, mio malgrado, la draculina si perda nel trombo non mantenendo alto il ritmo. Per questo motivo non mi sento di consigliarla per sessioni di un’ora.

MEGAN: bellezza 9,5 / partecipazione 8,5 (malus di 0,5 per non aver mantenuto il ritmo nel trombo) / fucking expertise 9 (bonus di 0,5 per la tecnica del bbj)

Sono le 16,45 e, dopo aver saldato il debito con Megan, mi concedo un po’ di relax. Grazie alle indicazioni del gentilissimo signor Angelo, riesco a individuare Elena: prima non in sala (mi chiedevo se il tagesplan avesse cannato) perché occupata con un cliente…..così come per il resto della giornata! L’ho approcciata, una figa pazzesca (la Super Top di cui parlavo nella descrizione della giornata), abbiamo scambiato due chiacchiere in italiano viste le sue origini. Era mortificata di non poter fare una camera con me, mi ha chiesto se ci fossi anche l’indomani ma io potevo solo quel giorno. Morale della favola: fino alla chiusura del Globe, non sto scherzando, l’ho vista intrattenersi con clienti che avevano prenotato i suoi servigi. A un certo punto del pomeriggio, mentre cercavo di riposare sulla chaise-longue che si trova su quella specie di piccolo soppalco, la signorina si è scopata un tipo -sicuramente indigeno- creando un vero e proprio manipolo di spettatori che andava man mano aumentando fino a che i due hanno deciso di continuare lontano da tutti quei voyeur. La sensualità che sprizza da ogni poro della pelle di questa Donna/Femmina è davvero impressionante: alla fine è lei il mio unico -grande- rimpianto della giornata in territorio svizzero.
Nel frattempo si sono fatte quasi le 18 e allora mi sale la voglia di provare una top player: sto parlando della plurirecensita Paula. In realtà è lei ad approcciarmi, con la scusa di trovare molto particolari le mie Havaianas biancorosse. Quattro chiacchiere e si va in camera: posso solo dirvi che ho ringraziato il cielo per non averla provata per prima altrimenti avrei capitolato dopo pochi minuti. Colleghi, qui siamo davvero al next level trombereccio: la posso definire senza tema di smentita The Queen of 69: instancabile, non voleva mollare la presa. Zero uso delle mani, frequenti esplorazioni con la lingua nella zona dei genitali e del perineo. Un 69 che entra d’ufficio (e a caratteri indelebili) nella bacheca delle mie esperienze memorabili negli fkk. Il bbj, autentica specialità della casa, è in crescendo: parte dapprima lenta per poi aumentare il ritmo. Nel trombo mantiene le altissime aspettative senza battere ciglio. Consigliata per un’ora e anche più. Io a mezz’ora mi sono fermato perché speravo (invano, come i fatti purtroppo per me dimostreranno) di riuscire a stanzare Elena. Un autorevole collega che con l’occasione saluto, @toulouselautrec, ha scritto di lei: “ma la Paula io non l'ho mai vista fare un giro completo dell'area lap-dance. A ogni mezzo giro un orso la bloccava, centoventi secondi di small talking e poi via in stanzetta”. Sottoscrivo in pieno senza “se” e senza “ma”!

PAULA: bellezza 8,5 (il prototipo della pornostar) / partecipazione 9,5 (bonus di 0,5 perché non ne ha mai abbastanza) / fucking expertise 10 (bonus di 0,5 per il 69 senza fine)

Mi congedo esausto ma felice come un bambino dalla rumena di Costanza che sono le 18,30 passate. Ovviamente ho perso il treno del rientro ma chi se ne fotte: il Globe ha il grande pregio di narcotizzare tutto ciò che si trova all’esterno di quelle quattro mura.
Ancora relax nella spa, mangio qualcosa ma nel frattempo il locale si sta riempiendo di orsi: alle 20,30 la situazione è critica con la sala gremita di accappatoi bianchi e poche meretrici disponibili. Trovo il tempo per assistere a un siparietto tragi-comico: uno svizzerotto ha scelto di fare un threesome con una bionda e una mora sul divanetto grande vicino alla prima piscina che si trova entrando sulla sinistra. Mentre lui è intento a leccare la figa della mora che gli sta praticando un face-sitting, la bionda lo masturba con uno sguardo perso nel vuoto nonché totalmente inespressivo che sembra dire soltanto “ma quando finisce questo strazio???”. Ma si sa, pecunia non olet…
Alle 22,30 è il momento di tornare in camera: l’uccello mi tira e non voglio farlo innervosire All’uopo approccio una mora dalla pelle olivastra, bassina ma con un culo notevole: dice di chiamarsi Marina e di provenire da Barcellona. Per me è più rumena della Dacia e della Steaua messe insieme, ma preferisco non polemizzare. In camera fa il suo dovere ma senza alcuna verve, pompino da rivedere. Buona ad inizio giornata come svuota coglioni e niente più: un tempo si sarebbe detto di lei “senza infamia e senza lode”. Nella fattispecie de qua lo standard Globe non è rispettato in pieno.

MARINA: bellezza 7 (bonus di 0,5 per il culo tornito e l’assenza di bisturi) / partecipazione 7 (la camera non decolla mai) / fucking expertise 6 (ha il potenziale ma non lo sfrutta)

A mezzanotte il club si risveglia, con gente che tromba anche nella sala principale. Io osservo il tutto con occhio distaccato: da quando ho lasciato definitivamente il mondo delle gang bang certe cose preferisco farle senza avere addosso occhi indiscreti. Senza accorgermene si sono fatte le 2: decido di levare le tende, anche perché nel frattempo alcune riflessioni si sono insinuate nella mia mente. Ma di questo parlerò nelle conclusioni. Mentre mi sto rivestendo il mio sguardo incrocia quello di una mora con delle tette naturali esagerate: non so per quale motivo mi rivolgo a lei in italiano. Scopro che la fanciulla si chiama Luna ed è siciliana. Mi dice che l’indomani sarà presente solo dalle 12 alle 18. Peccato che io non sarò a Zurigo perché sennò un giro di giostra me lo sarei concesso, atteso lo sguardo da zoccola della peripatetica nostrana. All’uscita saluto lo stakanovista Angelo: mi chiede se è andato tutto bene. Gli rispondo che, non so se purtroppo o per fortuna, il Globe non è proprio vicino casa mia. Lui sorride e si congeda. Stessa cosa faccio io, andando incontro alla notte zurighese che mi accoglie con una temperatura ancora gradevole. Giunto in stazione mi accomodo su una delle panchine: tutto intorno una quiete surreale, rispetto alla bolgia di qualche metro più avanti. Un bus mi attende per riportami in territorio italico: si ritorna alla Vita reale, quanto accade al Globe (come in qualsiasi altro postribolo più o meno patinato) resta un’evasione tanto piccante quanto piacevole. Ma niente più.

THE END, titoli di coda

CONCLUSIONI
Inizio col dirvi che il vostro Ingegnere per il momento si prende una lunga pausa da questo mondo: la decisione l’ho maturata mentre ero in dormiveglia su uno dei divanetti in terrazza. La quiete insolita a quell’ora (erano circa l’una) mi offre l’opportunità di riordinare le idee, senza tette e culi che ti passano davanti e rapiscono la’attenzione. Il motivo di tale scelta è che, semplicemente, non mi diverto più come le prime volte anche perché ultimamente le visite negli fkk si sono moltiplicate. L’aspetto economico non c’entra: “finché c’è gusto non c’è perdenza” diceva quell’Uomo saggio di mio nonno. Se non mi diverto non ho stimoli, tutto qui.
Un’altra cosa: il Globe resta un locale TOP sotto tanti punti di vista e che va visitato almeno una volta nella vita. Ma c’è un però…
Come scritto nel titolo di questa recensione, quello che mi è mancato è trovare la Passione con “P” delle nostre amiche nello svolgimento del mestiere più antico del mondo. Intendiamoci, la bellezza e la professionalità non si discutono e, rispetto ad altri posti similari, il rischio missili qui è praticamente nullo. Tuttavia avrei voluto trovare più ragazze come Aylin, che in camera mi ha dato tutta sé stessa. Qualcosa di simile mi è accaduto quando ho beccato le semi-pro: mi ritornano in mente la teutonica Stefy del Flamingo o la turco-tedesca Nila del Golden Time. Sarò stato sfortunato? Non lo so, ma questa è stata la mia personale esperienza.
Un piccolo, piccolissimo appunto: un po’ più di varietà di etnie non mi sarebbe dispiaciuto. La terra di Dracula tra miste (v. Elena) e indigene, era rappresentata per oltre il 90%

Mi auguro di non avervi annoiato nemmeno stavolta.

Augen zu und durch
Auf wiedersehen!

Engineer2013
Silver 36-50
17/08/2019 | 07:40

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@peter_69 davvero complimenti per la rece su tutti questi locali...TOP!

Engineer2013
Silver 36-50
15/08/2019 | 07:52

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@pungitopa said:
grazie @Engineer2013 per la bella rece!
Una curiosità che non chiarisci: con Stefy bbj?

Assolutamente si!

Engineer2013
Silver 36-50
13/08/2019 | 00:56

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Flamingo Island: nella botte (neanche tanto) piccola c’è SEMPRE il vino buono

FKK Flamingo Island –sabato 3 agosto 2019 - Recensione di Engineer2013

COSTO INGRESSO: 49 € (ma gli altri giorni cambia: ad esempio la domenica 45 €).

COSTO CAMERA ed EXTRA: 50 € la prima mezz’ora e multipli, CIM non chiesto, anal non chiesto.

COSTO e LUOGO PERNOTTAMENTO: 29 € (colazione inclusa) a notte in una struttura a Stoccarda. Viaggio aereo con Lauda Motion per complessivi € 30, compreso di bagaglio a mano in cabina e priorità. Prezzi per persona.

RAGAZZE PRESENTI: una ventina scarsa di livello medio, un paio di TOP ma nessuna Super-TOP. Buono l’assortimento di etnie. Non predominante presenza di rumene. Solo una davvero inguardabile.

SITO INTERNET LOCALE: https://www.fkk-flamingo-island.de/

03/08/2019: FLAMINGO ISLAND ATTO I°
Prima di iniziare a scrivere su questo posto, mi corre piacevolmente l’obbligo di ringraziare pubblicamente
@neeskens: il suo contributo è stato per me fondamentale, dandomi la possibilità di conoscere un locale che altrimenti non avrei mai selezionato nei miei gnocca-travel. Credo che questa sia la finalità più nobile di un qualsiasi forum, questo compreso: condividere esperienze personali per dare la possibilità ad altri colleghi di “godere” (mai termine fu più azzeccato) delle innumerevoli chances offerte dal variopinto mondo degli FKK e non solo.
Tanto premesso, la narrazione dei fatti.
Con il mio amico e socio “Antonio” ci siamo ritagliati il nostro consueto week-end estivo per praticare del turismo sessuale. Una serie di circostanze fortuite hanno fatto sì che la scelta cadesse sul Baden-Württemberg, nonostante ci fossi già stato la settimana precedente: poco male, stavolta in compagnia sarà più divertente. Dopo il venerdì trascorso al Sakura (di cui parlerò in separate sede), l’indomani mattina mi viene lasciata carta bianca sul posto da scegliere: così mi ricordo di aver letto, nemmeno troppo tempo addietro, di questo FKK. Mi metto alla ricerca sul forum e ritrovo la dettagliata recensione di @neeskens: Bingo, anzi Flamingo!
Come per il Sakura, non avendo mai visitato il club in questione, vi renderò partecipi di qualche considerazione sulla struttura oltre che sul parco gnocca. Lass uns gehen!

LOCALE
A causa del traffico della -dannata, specie al ritorno- A8, arriviamo per le ore 12,30: il club apre alle 11, ndr.
La prima impressione non è positiva: il Flamingo è situato nella anonima quanto brutta zona periferica/industriale di Ettlingen o meglio Karslruhe per la precisione. Il paese sembra carino e merita una visita come detto dal collega: noi ci siamo andati solo per prelevare, salvo poi scoprire che all’interno del locale c’è un geldautomat anche se ignoro se con commissioni aggiuntive o meno (v. Sakura dove ti chiedono 5,49 euri di extra fee su ogni prelievo, occhio!). Prezzo d’ingresso fissato, correttamente a mio modesto parere, in 49 euri: gli alcolici non sono compresi e si riceve un braccialetto tipo quelli dei villaggi turistici dove verranno segnate le consumazioni. Attenzione: se lo perdete vi toccherà pagare 200 euri
Il donnone -alquanto taciturna- alla reception parla solo tedesco e, non senza difficoltà, riesco a farmi capire. Solo contanti per l’ingresso così come per le prestazioni. Sull’intera parete di sinistra, disposti su varie mensole, ci sono accappatoi divisi per taglie e asciugamani entrambi di colore bianco. Per le ragazze, invece, gli asciugamani sono di colore blu. Affianco, le cassette di sicurezza dove depositare soldi ed eventualmente il cellulare: a tal proposito vi comunico che sono molto rigidi nel fare osservare il divieto di utilizzo dello smartphone all’interno del locale. Io sono riuscito a telefonare solo negli spogliatoi, facendo finta di sistemare il contenuto dell’armadietto. Quest’ultimi, disposti su due livelli e accessibili con la stessa chiave che si utilizza per la cash box si trovano nella stanza di fronte alle mensole di cui sopra, insieme alle docce che sono in numero adeguato. La pulizia è davvero buona, i bagni sono più che sufficienti rispetto alla clientela e dotati di ben due tipologie di collutorio insieme ai bicchierini monouso.
Per il resto da segnalare la piscina sia all’interno che all’esterno, l’area benessere (ma quel giorno il bagno turco era kaputt), il bancone del bar dove il servizio viene assicurato dalle ragazze in stile Casa Carintia: la cosa non mi fa impazzire, ma tant’è…
Nella sala principale, è situata un’area “VIP” -anche se di questo acronimo non ha nulla- alla quale si accede percorrendo una rampa di scale: diciamo che può tornare utile se si intende appartarsi con la fanciulla prima di andare in camera.
Presenti altresì una teoria di divanetti dove stazionano le tipe e dove ci si può sedere per conversare amabilmente con loro.
La parte esterna è molto riuscita con una piscina di dimensioni accettabili per il numero di orsi visto quel giorno lì, tre casette di legno prefabbricate per copulare all’interno -grosso modo in stile GT ma non separate bensì “a schiera”- una specie di angolo spiaggia (finto come una banconota da tre euro) con tanto di sabbia e sedie sdraio e, infine, tavolini per consumare la cena all’aperto.
Capitolo buffet: il sabato era previsto, in caso di tempo buono, il BBQ. Il meteo ci ha sorriso e quindi abbiamo potuto assaggiare un buon numero di tipi di carne, accompagnati dalle immancabili kartoffeln, tutto cucinato al momento. All’interno della sala ristorante (simile a quella del Parksauna Residenz, anche se più piccola) tavolini e sedie al posto degli odiosi sgabelli come al Sakura. A disposizione per tutta la giornata affettati, formaggi, yogurt, dolci, frutta, verdure, ecc. Nel complesso davvero ottima l’offerta: io mi sono lasciato andare a due giri mangerecci, il più ricco dei due prima di andare via. L’atmosfera che si respira è mooolto rilassata: sembra che trombare non sia al primo posto dei pensieri degli avventori -in stragrande maggioranza indigeni anche se ho sentito un paio di clienti parlare francese- di questo posto.
Nel complesso, tra tutti gli FKK da me visitati, probabilmente il locale con il migliore equilibrio tra parte invernale e parte estiva.

GIRLS
Ok, lo so, vi ho tediato abbastanza: ma sapete, quando inizio a scrivere perdo quella che deve essere la stella polare di queste recensioni ovvero la figa
Inizio con sorpresa gustosa: le prime tre fanciulle conosciute non provengono dai Carpazi! Si tratta di Leana, della quale vi parlerò a breve, Anita (con la quale il mio amico si intratterrà molto piacevolmente a suo dire) e Samantha: tutte e tre arrivano dalla Bulgaria. A proposito di Leana avevo letto qualcosa su questo forum e decido di sottoporla a un test drive: classica intervista di rito in quella che sarà la sua postazione di lavoro per tutta la giornata, caratteristica questa comune a (quasi) tutte le orsette presenti quel giorno. Lei ha i capelli rossi -credo tinti- una seconda naturale di seno, alta 1,65 mt. senza tacchi. Alle 13,30 circa andiamo in camera, che si trovano praticamente tutte al piano superiore, e la mezz’ora trascorsa in sua compagnia conferma quanto di buono letto in rete: baci non a stampo, anche se meno voluttuosi di altre sue colleghe provate in simili contesti, 69 prolungato con lei che si bagna ma, vera specialità della casa, un bbj senza ausilio alcuno delle mani: davvero brava la bulgara, non c’è che dire! Devo faticare non poco per non venirle in bocca, essendo la mia prima camera. Per il resto le posizioni classiche della nobile arte scopereccia: la prima camera è per me di riscaldamento, per cui non ho stimoli particolari a sperimentare alcunché. Allo scadere dei trenta minuti vengo felice: la signorina da questo punto di vista non accusa minimamente la stanchezza ma, altrettanto francamente, non so se mi sentirei di consigliarla per sessioni di un’ora. Scendiamo, pago il dovuto ovvero 50 euri, bacino di ordinanza e si va verso nuove avventure.

LEANA: bellezza 7,5 / partecipazione 8 / fucking expertise 8,5 (bonus di 0,5 per il pompino handsfree)

Ora che c’è stata l’iniziazione anche al Flamingo posso dedicarmi a un po’ di relax: con l’occasione faccio un giro più approfondito del locale e mangio qualcosa. Nel frattempo il mio amico Antonio torna da una sessione di mezz’ora con Anita e mi racconta di essere stato molto contento della scelta. In effetti lei fisicamente è messa bene ma per quanto mi riguarda non scatta la molla che mi spinge a portare l’operatrice sessuale in questione ai piani alti.
Ci concediamo una nuotata nella piscina esterna, con annessi gonfiabili ipercafoni presenti: la giornata è calda anche se il sole ogni tanto viene coperto da qualche nuvola. In questa cornice tanto distensiva quanto corroborante il mio sguardo viene letteralmente rapito da colei che da quel momento in avanti non riuscirò più a mandare via dai miei pensieri: si tratta di una fräulein bionda, taglio di capelli mascolino con la frangia, una terza di seno naturale, alta quasi 1,75 mt. senza tacchi, un tatuaggio molto vistoso di uno scorpione sulla spalla destra più altri di dimensioni meno generose alle caviglie. Volendole trovare una somiglianza, diciamo che ricorda molto la cantante Elodie. La vedo conversare in tedesco con uno degli orsi sdraiato sul lettino a bordo piscina: questa cosa mi impedisce di approcciarla immediatamente come vorrei. Teniamo da parte questa fanciulla, ci tornerò nel prosieguo della recensione.
Nel frattempo le ragazze sono aumentate di numero: tra queste fa il suo ingresso quella che sarà la mia prossima preda, certamente una delle TOP in termini di bellezza presenti quel sabato. Come un falco mi fiondo a fare la sua conoscenza dopo che si è accomodata a uno degli sgabelli del bar: capelli lisci biondi, tette una quarta rifatta molto bene, un fisico da urlo al pari del suo culo tornito, assenza di tatuaggi. Lei si chiama Sara e proviene da Bucarest (eh già, un FKK senza rumene è come una carbonara senza guanciale: impensabile!). Ha un bel sorriso e non parla italiano, nota quest’ultima a suo favore. Nella consueta intervista lei acconsente a tutte le mie richieste ma a tariffa doppia: la draculina si giustifica dicendomi che mi regalerà una camera indimenticabile e che, comunque, in quanto libera professionista decide lei il tariffario. Ci penso qualche secondo ma, data la bellezza che mi si offre davanti, decido di correre il rischio. Saliamo che sono circa le 15,30: qui, devo ammettere, lei mantiene tutte le promesse fatte. Baci profondi non a stampo, 69 prolungato anche per via dei suoi ottimi umori e con qualche piccola incursione in zona scrotale ma soprattutto un bbj di pregevole fattura e anch’esso senza l’ausilio delle mani. Le posizioni sono le classiche ma con qualche variazione sul tema, anche da lei apprezzate. Se proprio dovessi fare il pignolo le potrei biasimare un contegno nella gestione della camera che mi trasmette l’impressione di non volersi lasciare andare del tutto: ma mi rendo conto che qui rischiamo di disquisire di pura filosofia del trombo per cui andiamo avanti. Mi chiede se intendo finire con un CIM ma declino, preferendo venire durante la posizione a cucchiaio con il suo corpo sinuoso riflesso sullo specchio presente alla sinistra del letto: lo spettacolo è talmente eccitante che, praticamente allo scadere della mezz’ora, vengo dopo pochi affondi in questa posizione.

SARA: bellezza 9 (una delle TOP del locale) / partecipazione 8,5 / fucking expertise 9 (bonus di 0,5 per il pompino magistrale)

Saldato il mio debito con la rumena de qua sento il bisogno di una pausa adeguata a ricaricare le batterie. Ne approfitto per concedermi una sauna e un altro bagno, questa volta nella piscina interna. Ancora una volta vedo il mio Angelo biondo: anche stavolta è intenta a conversare con un gruppo di crucchi che deduco siano clienti abituali visto il grado di confidenza con colei che, molto rapidamente, sta diventando il mio sogno erotico. Nel frattempo il mio socio si è intrattenuto con qualche fanciulla visto che non lo vedo in giro. Decido di sorseggiare un tè caldo per riordinare le idee su questo posto: ammetto di essere davvero soddisfatto, forse anche più del Sakura. Il numero di orsi è aumentato di qualche unità: niente di eccezionale, specie alla luce del fatto che per la stragrande maggioranza di essi il core business sembra essere tutto meno che la figa. Contenti loro…
Mentre sono assorto nei miei pensieri vedo ritornare, con un sorriso a trentadue denti, dai piani superiori Antonio in compagnia di una biondina ipertatuata niente male. Assisto, con discrezione, alla scena del pagamento e noto che il corrispettivo versato ammonta alla tariffa standard. Gli chiedo come sia andata e lui tesse le lodi della signorina…araba! Già, nonostante sia bionda e abbastanza chiara di carnagione, le sue origini si perdono nella parte più profonda del Mediterraneo.
Rassicurato sulle performance decido di provare anche io un po’ di Marocco: il mio socio me la presenta mentre lei è seduta al ristorante: mi chiede di poter pranzare prima. No problem, mi offro di farle compagnia e accetta. Terminato di desinare, ci spostiamo nella sua postazione di lavoro ovvero uno dei tanti divanetti nella sala principale. Solita intervista, prima nota dolente: niente 69. Vabbè, ripenso alle parole del mio amico e poi onestamente lei ha il fascino tipico delle arabe: a quest’ultime mi legano ricordi eccellenti (v. Nila al GT oppure Aylin al Globe nelle mie precedenti recensioni, ndr) per cui non ci dò tanto peso. Saliti in camera, purtroppo, le note dolenti aumentano: la tipa ha appena finito di fumare e non ha utilizzato il collutorio. Per chi come me non è fumatore, sa di cosa parlo. I baci ci sono ma, come detto, la puzza di fumo della sua bocca spoetizza il tutto. Il resto è abbastanza standard, senza infamia e senza lode, compreso un “cambio gomme” in corsa perché a suo dire il condom si era quasi sfilato. Tirando le somme, una mezz’ora che rimarrà nella mia memoria come il nome di un regista giapponese di film d’avanguardia. Questo a riprova del fatto, qualora ce ne fosse ulteriormente bisogno, che le esperienze in camera variano da utente a utente e generalizzare non sempre paga.

FELIZ: bellezza 7,5 / partecipazione 6,5 (non scatta il feeling giusto) / fucking expertise 6 (ha ancora tanto da apprendere)

Esaurita la pratica con Feliz, l’orologio segna le 19,30 circa. Rivedo ancora Lei, il mio Angelo/Diavolo: è dietro il bancone del bar a servire da bere agli astanti. Prendo posto su uno degli sgabelli anche io e le chiedo la mia classica “cola mit zitrone”: l’occasione per intavolare un minimo di discorso propedeutico al trombo c’è tutta ma lei preferisce mettersi a parlare con un suo connazionale. Le palle iniziano a girarmi, lei è davvero troppo evanescente per i miei gusti. A un certo punto si allontana per andare nello spogliatoio femminile. Memento Audere Semper: mi piazzo su una delle poltrone nere situate proprio vicino alla porta d’ingresso dove lei si è infilata. Dovrà passare necessariamente di lì e voglio proprio vedere se mi sfuggirà anche stavolta. La vedo arrivare, mi alzo e le chiedo se oltre al tedesco parla qualche parola d’inglese. Lei mi sorride, ci presentiamo: si chiama Stefy, tedesca di Francoforte. Il mio baciamano la lusinga. Mentre la guardo penso che qui le cose sono due: o è un missile colossale oppure sarà una camera che ricorderò a vita. Da cosa lo deduco? Senza falsa modestia, qualche anno di esperienza in questi luoghi del meretricio aiuta a farsi un’idea di chi si ha di fronte. Supera il test a pieni voti per cui decido di non perdere altro tempo in chiacchiere. Saliamo insieme abbracciati, le sensazioni positive aumentano. Bene, una volta chiusa la porta della stanza va in scena la versione al femminile de “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde”: il suo essere algida, quasi scostante, lascia il posto a una dolcezza che a ripensarci anche ora -a distanza di giorni- che sto scrivendo queste righe mi viene ancora la pelle d’oca. Lei rappresenta la quintessenza di quanto, almeno noi della Vieille Garde, vorremmo trovare (ma soprattutto provare) una volta chiusa quella porta. Pochissime altre volte in passato, si contano sulla punta delle dita di una mano, ho provato in un FKK la sensazione di essere con la mia compagna e non con una peripatetica. Stefy, che dichiara 28 anni, è riuscita a farmi vivere un’ora DA BRIVIDI. Negli oltre sessanta minuti trascorsi in sua presenza posso solo citare alcuni particolari (gli altri, se non vi dispiace, li custodirò gelosamente nella mia mente) per cercare di darvi l’idea di cosa sia questa ragazza: una fase di petting iniziale alla quale ho dovuto dire io basta, nessun uso di gel, un 69 senza fine. Senza scadere nel romanticismo a buon mercato, posso affermare senza dubbio alcuno di avere avuto più la sensazione di fare l’amore che di una scopata per quanto la teutonica Stefy ha palesato tutta la sua capacità e fantasia in campo sessuale. Una camera che ha rasentato la perfezione, quasi equidistribuita tra il GFE e il PSE. Per quanto mi riguarda, l’esperienza con Stefy entra di diritto nella TOP3 delle sessioni provate in un FKK. Ah, dimenticavo: lei è una semi-pro poiché svolge un lavoro “normale” e al Flamingo non c’è sempre. Ad esempio, il giorno dopo mi ha confidato che non sarebbe stata presente: altrimenti sarei stato già lì all’apertura!!!

STEFY: bellezza 8 (bonus di 0,5 per il suo fascino davvero fuori dagli schemi) / partecipazione 10 e lode (oltre non si potrebbe chiedere a una pay girl) / fucking expertise 10 (senza lode perché ogni cosa è perfettibile)

Pago il dovuto e guardo l’ora: sono quasi le 21,15. Mi sono intrattenuto con Stefy ben oltre i sessanta minuti pagati ma lei non ha chiesto nulla come extra. Deutschland über alles!
A questo punto, dopo una bella doccia che fortunatamente ha il merito di lasciarmi ancora un po’ del suo profumo sulla mia pelle, decido che è arrivata l’ora di una mangiata luculliana. Ritrovo Antonio nella sala ristorante e, poco dopo, la mia Elodie in salsa tedesca. Mangio carne, ottima, insieme ad affettati vari. Per riprendermi dalle piacevoli fatiche mi concedo anche alcune fette di anguria e una porzione di dolce ai frutti di bosco. Il buffet l’ho gradito molto, non c’è che dire!
Di comune accordo, non prima di avere baciato e abbracciato Stefy oltre ad averle augurato il meglio per la sua vita, decidiamo di congedarci che sono circa le 22,30. All’uscita una nuova receptionist ci chiede come è andata e le faccio i miei sinceri complimenti per il club. Purtroppo il desiderio di assaporare una lager al bar della struttura dove soggiorniamo andrà beatamente a farsi fottere poiché scopriremo, nostro malgrado, che l’autostrada A8 è stata chiusa in serata e ci tocca fare una deviazione che attraversa tutti i paesini del cazzo con inevitabili ripercussioni sulla congestione stradale. Morale della favola: per coprire 75 km. di distanza dal Flamingo a Stoccarda impieghiamo 90 minuti abbondanti e, al nostro arrivo, il bar è tristemente chiuso.

THE END, titoli di coda

CONCLUSIONI
Schematicamente:
1) Il locale mi è piaciuto molto, non ultimo in virtù dell’equilibrio tra parte indoor e outdoor. Anche il prezzo è corretto, attesa la mancanza di birra compresa nel prezzo. Purtroppo l’essere lontano da Stoccarda e localizzato in posizione decentrata non gli fa una gran pubblicità.
2) Capitolo ragazze: la line up era più che buona. Ho apprezzato la mancanza del monopolio dei Carpazi e le prestazioni che, salvo in un’occasione, sono state full optional al prezzo base. Non ho avuto approcci insistenti e il ricambio è stato nullo: le ragazze sono aumentate ma non cambiate durante la giornata. Molto utile e comodo, seppure non attendibile al 100%, il tagesplan.
3) Capitolo fidanSati/fidelizzati: ho osservato un numero elevato di habitué tedeschi, poco interessati alla figa e molto al wellness, un gruppo di francesi/belgi e nessun italiano oltre me e Antonio.

Mi auguro di non avervi annoiato nemmeno stavolta.
In estrema sintesi, un locale da provare almeno una volta se siete dalle parti di Stoccarda e, perché no, da riprovare.

Augen zu und durch
Auf wiedersehen!

Engineer2013
Silver 36-50
02/08/2019 | 10:41

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Engineer2013
Silver 36-50
02/08/2019 | 09:12

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Sakura: il punto di riferimento scopereccio del Baden-Württemberg ma… la domenica non ci siamo!

FKK Sakura –sabato/domenica 27/28 luglio 2019 - Recensione di Engineer2013

COSTO INGRESSO: 60 €.

COSTO CAMERA ed EXTRA: 50 € la prima mezz’ora e multipli, 50 € CIM, anal non chiesto

COSTO e LUOGO PERNOTTAMENTO: 50 € (colazione inclusa) a notte in una struttura a Stoccarda. Viaggio aereo con Lauda Motion per complessivi € 30, compreso di bagaglio a mano in cabina e priorità. Prezzi per persona.

RAGAZZE PRESENTI: una trentina di livello medio, un paio di TOP ma nessuna Super-TOP. Appena sufficiente l’assortimento di etnie. Massiccia presenza di rumene. Almeno un paio davvero inguardabili (oltre che inchiavabili).

SITO INTERNET LOCALE: https://www.sakura-fkk.com/

27/07/2019: SAKURA ATTO I°
Per la serie “non si vive di solo Golden Time” ho deciso di approfondire la conoscenza di questo posto anche grazie alle tariffe davvero stracciate per i biglietti aerei. Stavolta non ho noleggiato l’auto ma, visto che il Sakura si trova molto vicino alla fermata del treno regionale, ho optato per una scelta green. Purtroppo ho beccato i lavori sulla rete ferroviaria e, al ritorno, è stato un po’ più difficoltoso tornare all’hotel. Ciononostante, in condizioni normali, l’uso del mezzo pubblico si può rivelare comodo se avete la struttura dove alloggiate vicino a una fermata della mitica DB.
Trattandosi della mia prima volta al Sakura spenderò qualche parola in più nella descrizione del locale, con riguardo ai dettagli che personalmente mi hanno colpito.

LOCALE
Elegante, sobrio, quasi di classe. All’interno l’atmosfera è ovattata. Il grosso della struttura è al chiuso, per cui si tratta di un posto che dà il meglio di sé durante i mesi freddi. Numerosi i plus che mi hanno convinto:
la possibilità di pagare l’ingresso con la carta di credito (e senza commissioni aggiunte), la presenza di un’unica chiave con cui accedere all’armadietto (al cui interno troverete l’accappatoio e l’asciugamani) di generose dimensioni e alla cassetta di sicurezza dove depositare la pecunia. Peraltro l’accesso alla cassetta è doppio, per cui anche andando via non dovrete fare il giro per riprendervi il contenuto. Continuando: la presenza di un bancomat all’interno, un’area benessere davvero completa con tanto di doppia sauna (a 60° e 90°), bagno turco, idromassaggio -forse un po’ sottodimensionato- e ben due sale massaggi. Come riferito da altri colleghi, quest’area del Sakura è interdetta alle fanciulle a meno che non esplicitamente invitate.
La pulizia è buona, seppure non ai livelli (al momento ineguagliati per quel che mi riguarda) del GT.
Capitolo buffet: leggendo in giro mi aspettavo di peggio, invece tutto sommato la cena -servita dalle 19 in poi- non è male con almeno tre pietanze e un carrello di affettati/verdure. A disposizione anche frutta e dolci. Mi è mancata, tuttavia, la colazione uova strapazzate e bacon che viene servita all’apertura in quel di Brüggen. Altra nota stonata è che a pranzo di fatto viene servita una sorta di colazione mista dolce&salata, per cui non ci sono dei piatti veri e propri preparati al momento.
Le camere sono il tallone di Achille del Sakura: tranne una di dimensioni generose, le altre da me provate sono ai limiti del claustrofobico. La presenza massiccia della moquette non trasmette certo un senso di pulizia e gli specchi a forma di mattonella quadrata messi uno accanto all’altro sono tutt’altro che eccitanti. Manca anche l’aria condizionata: al suo posto un ventilatore a torretta che, sperando funzioni, viene attivato di volta in volta e che emette un ronzio non proprio stimolante.
Ultima considerazione prima di passare alla parte fondamentale del racconto (la figa, ndr): il biglietto di ingresso fissato in 60 euro, tenuto conto che TUTTI gli alcolici si pagano a parte e che, di fatto, viene servito un unico pasto mi è sembrato eccessivo. Diciamo che se il prezzo fosse stato pari a 50 euro non si sarebbe offeso nessuno.

GIRLS
Varco la soglia per le 16,20 circa, mi doccio e indosso l’uniforme di ordinanza. Superato lo smarrimento iniziale circa la disposizione degli spazi, avvicino ad uno degli sgabelli del bar quella che sarà la mia prima chiavata al Sakura. Manco a farla apposta si tratta di Sandra, la MILF indigena. Alta 1,65, capelli tra il biondo e il rosso, occhi marroni, diversi tatuaggi. Consueto baciamano, lei mi cinge sotto il braccio e mi conduce su un divanetto. Qui scatta una pomiciata di oltre dieci minuti in cui lei non si stacca dalla mia lingua e, con le sue mani, dall’artiglieria pesante. Che accoglienza al Sakura! Sono io che le chiedo di andare a prendere le chiavi perché mi sono rotto i cosiddetti di fare solo petting. In camera la rappresentante teutonica del gentil sesso non si risparmia in nulla, anzi: con Sandra il sesso assume una connotazione quasi giocosa, con il risultato di rendere l’ora che trascorrerò in sua compagnia diversa dal solito. E’ in grado di mescolare sapientemente porcaggine allo stato puro con un GFE quasi materno. Da provare ma, soprattutto, riprovare.

SANDRA: bellezza 7,5 / partecipazione 9 (è coinvolta e sa coinvolgere) / fucking expertise 9 (in pianta stabile al Sakura da dieci anni, oramai è una veterana del trombo)

Rotto il ghiaccio, sono circa le 18 quando faccio ritorno nell’arena. L’atmosfera, per essere un sabato, è oltremodo rilassata. Ne approfitto per scegliere la mia prossima preda. Mi affaccio nel, piccolo, giardino all’esterno. Qui scopro la presenza di una ragazza alta quasi 1,70 mt. senza tacchi, pelle ambrata, capelli neri con punte dorate, bellissimo fisico longilineo ma non anoressico, tette rifatte (va bè, non si può avere tutto dalla vita…). Purtroppo il collega la tira per le lunghe nel social time e poi decide di portasela in camera: non ho fretta, aspetterò il mio turno.
Finalmente la becco una volta liberata: si chiama Isa, rumena di Bucarest ma da sei anni a Valencia. Intervista di rito e si sale ai piani alti. Sessione molto positiva, inizia con un GFE ad alti livelli dove non si risparmia con la lingua. Scelgo la camera di un’ora e si rivela una mossa azzeccata: solo alla fine, se devo essere sincero, mostra un po' il fianco non riuscendo a mantenere l’alto ritmo dei primi 45 minuti.

ISA: bellezza 8,5 (malus di 0,5 per la mastoplastica) / partecipazione 8,5 (predilige il GFE) / fucking expertise 7,5 (sul finire perde un po' della sua indole iniziale)

Termino questa seconda sessione che sono quasi le 19,30: il mio stomaco reclama e ne approfitto per rifocillarmi. Nel frattempo il numero degli orsi è rimasto pressoché identico, con forse qualche nuovo ingresso intorno alle 18.
Proprio a partire dal pomeriggio, e ancor prima di attardarmi con Isa, la mia attenzione viene catturata da quella che sarà senza “se” e senza “ma” la top scorer della giornata: alta quasi 1,65 mt. senza tacchi, capelli castani lunghi lisci, labbra a canotto, tette rifatte. Svariati miei tentativi di approccio saranno vanificati dal fatto che la signorina, appena rientrata nella sala principale, verrà arpionata (nel vero senso della parola) da altri colleghi.
Finalmente alle 22,30 circa riesco a sedermi con la fanciulla su uno dei divanetti per un po’ di chiacchiere pre-trombata. Afferma di chiamarsi Nicoleta, direttamente da Varna; non ho chiesto l’età ma almeno 27 anni ce li ha tutti. Bella pelle liscia oltre a mani e piedi curati.
Una volta saliti in camera, la bulgara tiene una lectio magistralis sul bbj: davvero tanta roba, fortuna che non era la mia prima sessione altrimenti avrei ben presto capitolato. Nel trombo conferma le -ottime- prime impressioni non risparmiandosi assolutamente anche se, parimenti, tende a voler condurre lei le danze. Questa caratteristica mi porta a sconsigliarla per sessioni lunghe: in effetti alla fine saranno solo trenta i giri di lancette dall’ingresso nella spartana alcova. In ogni caso, la difficoltà per riuscire a trovarla libera è stata ampiamente ripagata.

NICOLETA: bellezza 8,5 (bonus di 0,5 per la faccia da zoccola) / partecipazione 8,5 (malus di 0,5 poiché tende a voler dettare i tempi e i modi) / fucking expertise 9 (bonus di 0,5 per le capacità canore)

Termino il mio viaggio in Bulgaria che sono circa le 23,10. Prima di andar via, faccio la conoscenza di quella che può essere considerata una TOP del locale: Larissa, from Costanza. Molto gentile e garbata nei modi, le chiedo se domani sarà in sede. Mi risponde di sì, anche se purtroppo così non sarà: peccato perché la fanciulla merita davvero.
Alle 23,40, complice la stanchezza della giornata (ero in piedi dalle 6), decido che per oggi può bastare. Il tempo oggi non è stato propriamente “estivo”, impedendomi di usufruire del lillipuziano giardino all’esterno. Le riflessioni le rimando al termine del racconto della giornata seguente.

28/07/2019: SAKURA ATTO II°
Dopo una notte ristoratrice e un’abbondantissima colazione mattutina, grazie agli efficienti mezzi pubblici teutonici, raggiungo il Sakura che sono da poco passate le 12 ovvero all’orario di apertura.
La situazione è tranquilla, anche troppo per i miei gusti: purtroppo tala resterà per tutta la giornata, arrivando a farmi dire che la domenica al Sakura…..ma anche no!

Come camera d’esordio decido di fare un viaggio nella terra di Dracula: lei si chiama Vicky, padre italiano. Mi colpisce per l’assenza di “ritocchini” e per uno sguardo (quasi) da ragazza alle prime armi. Ha un tatuaggio alla base del collo con la scritta “never say never” più un altro lungo tutto il braccio destro. Piercing all'ombelico. In camera mi stupisce: dotata di una pazienza estrema, risulta molto accondiscendente nei confronti del cliente. Il bbj è di notevole fattura. Fk e 69 a profusione. Quasi senza accorgermene farò un’ora con lei. Se proprio devo fare il farmacista (eh già, con l’esperienza si finisce con il diventare molto esigenti e attenti anche al particolare), posso evidenziare una insufficienza di verve nella fase del deep fucking.

VICKY: bellezza 7,5 (bonus di 0,5 per l’assenza del bisturi) / partecipazione 9 (bonus di 0,5 perché si dimostra molto attenta alle voglie del cliente) / fucking expertise 8 (malus di 0,5 per la mancanza di brio)

Mi congedo dalla Romania che sono circa le 14. Approfitto della colazione ancora disponibile per mettere qualcosa sotto i denti.
A questo punto succede qualcosa che sorprende anche me: dopo un po' di area wellness mi abbandono sui lettini presenti all’interno di una stanza insonorizzata, dormendo per 90 minuti di fila. La cosa non accadeva da tempo immemore: prova questa della eccessiva rilassatezza del Sakura in versione domenicale. Anche la line-up è rimasta sostanzialmente quella del giorno prima: anzi alcune assenze (v. Larissa) si fanno sentire in termini di scelta scopereccia.
Una volta destato, sorseggio un thè caldo mentre mi gusto scene alle quali oramai sono avvezzo all’interno di un FKK: approcci improbabili, ammiccamenti voluttuosi, nudità femminili in bella mostra. Nel pomeriggio, per dovere di cronaca, segnalo che verrà offerta una torta mista dolce/salata niente male.
Mentre sono assorto nei miei pensieri ecco fare il suo ingresso un volto (ma soprattutto un culo) che avevo intravisto anche il giorno prima. Le sorrido e le faccio cenno di raggiungermi. Lei si chiama Lily, tedesca di Flensburg (una cittadina al confine con la Danimarca). Si ricorda di me e mi chiede se fossi presente anche il giorno prima: la memoria elefantiaca di codeste operatrici sessuali mi lascia basito ogni volta! Addirittura arriva a scusarsi per non avermi potuto dare retta il sabato. La prima impressione è davvero TOP, così come la fräulein in sé: occhi verdi, capelli tra il castano e il rosso, fisico atletico, alta almeno 1,73 mt. senza tacchi, bel sorriso, assenza di mastoplastica. Nell’intervista di rito le faccio le mie consuete tre domande e lei, spiazzandomi, mi chiede “how much you would to pay for this?”. Io prontamente le ribatto la tariffa standard ma su questo lei, con il sorriso e con una dolcezza da zoccola navigata, mi risponde che essendo una libera professionista decide lei il tariffario. In altre parole, la mezz’ora 100 e un’ora 200 euro. Ci penso qualche secondo ma, alla fine, cedo alla sua bellezza e ai suoi modi garbati e gentili. Lei, dal canto suo, mi regalerà una sessione memorabile, in cui fa di tutto per far sentire a suo agio il cliente di turno. Attenta all’igiene senza scadere nella maniacalità, si prodiga come può: dal sublime bbj, passando per baci con mezzo metro di lingua in bocca fino ad arrivare a un ritmo alto e costante per tutta la mezz’ora che decido di trascorrere con lei. Con il senno di poi non mi pento di avere speso qualcosa in più: come diceva quell’Uomo saggio di mio nonno “finché c’è gusto non c’è perdenza”!

LILY: bellezza 9 (una delle TOP del locale) / partecipazione 9,5 (molto attenta alla customer satisfaction) / fucking expertise 9 (bonus di 0,5 per il bbj)
Mi congedo da Lily che sono circa le 18,20: altro giro di wellness, purtroppo il meteo è peggiorato e fuori non si può proprio stare. Alle 19 apre il buffet per la cena e, visto l’appetito, ne usufruisco anche io. A questo punto scatta il “dilemma del prigioniero”: fare un’altra camera o, come dice il mio amico Antonio, conservare un po’ di appetito per la prossima volta? Già, perché la settimana successiva sarò di nuovo in quel di Boblingen in compagnia di Antonio. Complice l’atmosfera ai limiti del soporifero, decido che per oggi può bastare così. Mi congedo dal Sakura che sono le 20,45, non prima di aver detto alla tipa della reception che mi sono trovato bene per poi tuffarmi in una atipica serata di fine luglio con pioggia e vento.

THE END, titoli di coda

CONCLUSIONI
Schematicamente:
1) Il locale mi è piaciuto, al netto delle camere che forse sono l’unico particolare che stona un po’ e dell’overpricing stante l’assenza di birra gratis.
2) Capitolo ragazze: è vero, la line up poteva essere migliore ma, altrettanto sinceramente, qualcosa che soddisfi il palato la si trova comunque. Positivo il fatto che non siano insistenti, meno che si debba contrattare ogni volta su cosa sia incluso o meno nella tariffa. L’attitudine in camera è stata generalmente positiva ma inferiore rispetto a quanto trovato ad esempio al Parksauna Residenz. Altra cosa che ho notato è il ricambio pressoché inesistente durante i due giorni trascorsi all’interno del club. Molto utile e comodo, seppure non attendibile al 100%, il tagesplan.
3) Come letto da qualche parte anche su questo forum, si tratta di un FKK che dà il meglio di sé nelle ore centrali: il mio consiglio è quello di arrivare all’apertura (mezzogiorno, ndr) per poi levare le tende per le 21 al massimo. A partire da quell’orario, infatti, il locale si “ammoscia” e alcune ragazze vanno già via nonostante l’orario teorico di chiusura sia alle 4 il venerdì/sabato e alle 2 gli altri giorni.
4) Capitolo fidanSati/fidelizzati: ho osservato un numero discreto di habitué tedeschi, i soliti asiatici (ma meno che al GT) e, entrambi i giorni, un gruppo di nostri connazionali abbastanza discreti.
5) La domenica, anche a detta di un paio di ragazze intervistate, non è un giorno particolarmente indicato per fare visita al Sakura: molto meglio il venerdì o il sabato.

Mi auguro di non avervi annoiato nemmeno stavolta.
In estrema sintesi, un locale da provare almeno una volta per poi ritornarci in base al feeling che si è venuto a creare.

Augen zu und durch
Auf wiedersehen!

Engineer2013
Silver 36-50
11/07/2019 | 14:10

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@figavacciuolo: sono contento ti sia trovato bene con Valeria, meno per le "sole" che hai subito. Circa Natasha, mi ricordo che per una camera "top" mi chiese 100 euro per un'ora. Alla fine fui soddisfatto perché mi fece venire due volte (la prima con bbj) e si mostrò gentile e accondiscendente.
Evidentemte, mia personalissima riflessione, alcune tipe hanno il target minimo di 100 euri al di sotto del quale offrono uno servzio (troppo) standard.
In ogni caso, purtroppo, devo constatare che -contrariamente al passato- la fortuna sta acquisendo fin troppa importanza al GT per la scelta della girl. Diciamo che, esperienza personale mia e dei miei compari, la prima volta che misi il piede lì dentro cadevi SEMPRE in piedi.
Mala tempora currunt...
Tschüss!

Engineer2013
Silver 36-50
05/06/2019 | 17:37

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@Elnel
Ti rispondo "ni" nel senso che al PR ci sono poche ragazze e questo, inevitabilmente, fa si che le poche decenti spicchino rispetto al resto.
Ripeto, il posto merita certamente una visita.
Natascha era al livello del GT, Joana è stata una scommessa (vinta) e di Jolie avevo letto grandi cose qui sul forum.
A mio parere, la forza del locale sta nell'atmosfera rilassata: niente fila per le camere e non solo.
Nota importante, che avevo dimenticato di scrivere nella recensione: durante la giornata zero turn-over. Ciò significa che ha senso arrivare non troppo tardi, fare le stanze che si intendono fare e poi levare le tende. In questo c'è una profonda differenza con il Golden Time.
Tschüss!

Engineer2013
Silver 36-50
03/06/2019 | 22:02

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@peter_69
eh già, Julia la russa milf non era presente quel giorno altrimenti l'avrei stanzata senza "se" e senza "ma" grazie ai tuoi suggerimenti.
Motivo in più per tornare al PR

Engineer2013
Silver 36-50
03/06/2019 | 22:00

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@gliufocus
si, le skinny sono presenti (ovviamente rom).
Il problema più che la quantità è la qualità: Natascha non si discute (per aver lavorato al Globe la sostanza non può non esserci) ma, in effetti, quelle da trombare erano non più di cinque. Il resto erano non memorabili.

Engineer2013
Silver 36-50
03/06/2019 | 06:57

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@ElFlaco
Ti ringrazio per i complimenti! In effetti è stata una piacevole scoperta.

Engineer2013
Silver 36-50
03/06/2019 | 00:45

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Parksauna Residenz: audaces fortuna iuvat. La prima volta dell’Ingegnere.

FKK Parksauna Residenz – sabato 25 maggio 2019 - Recensione di Engineer2013

COSTO INGRESSO: 60 €.

COSTO CAMERA ed EXTRA: 50 € la prima mezz’ora e multipli, 50 € anal, 25 € CIM.

COSTO e LUOGO PERNOTTAMENTO: 35 € (colazione esclusa) a notte in una struttura a Nettetal. Viaggio aereo con Ryanair (arrivo e ripartenza da Colonia/Bonn) per complessivi € 35, compresi bagaglio a mano in cabina e priorità. Prezzi per persona.

RAGAZZE PRESENTI: una ventina di livello medio, una sola TOP ma nessuna Super-TOP. Massiccia presenza di rumene, una polacca, una filippina e un’ucraina. Nessuna brasiliana intercettata, nessuna indigena. Almeno tre intrombabili.

SITO INTERNET LOCALE: https://www.parksauna-residenz.de/

25/05/2019: PARKSAUNA RESIDENZ ATTO I°
E venne il giorno del debutto al Parksauna Residenza (d’ora in poi PR) anche per il vostro Ingegnere!
Come anticipato, nutrivo la voglia di evitare il delirio del sabato al GT ma al tempo stesso mi piaceva l’idea di provare un posto nuovo. Avevo il dubbio se optare per il Babylon oppure per il PR. Alla fine ho propeso per quest’ultimo anche alla luce delle ottime rece che avevo letto qui sul forum (a proposito: grazie @peter_69). Parto di buon mattino da Nettetal e, dopo circa 110 km. -alcuni dei quali no speed limits- arrivo a Lohmar. Si tratta di una cittadina rurale a circa 30 km. da Colonia. Non so dirvi se si possa arrivare con i mezzi pubblici: per quello che mi riguarda posso affermare che se non avessi avuto il GPS (noleggiato a peso d’oro, li mortacci…) non credo ci sarei arrivato. D’inverno credo che la strada risulti alquanto impervia se viene a nevicare.
Essendo la prima volta che metto piede in questa struttura farò alcune considerazioni strettamente personali su quelle che sono state le mie prime impressioni.

LOCALE
Arrivo alle 11,30 e suono il campanello. Si accede a piano strada e, se si dice che si è qui per la prima volta, la manager chiama una delle ragazze a farti da Caronte. Nel mio caso mi è toccata Arianna, nome quanto mai azzeccato per il suo ruolo: rumena bionda, magra e tette naturali. Molto gentile, l’avevo inserita nella tromb-list ma alla fine ho desistito. Ci sono tre livelli: piano interrato per gli spogliatoi e alcune camere, piano terra per ristorante, docce, giardino oltre alla spa e primo piano per le camere. Quest’ultime mi sono piaciute tanto: luminose, dotate di balcone e con una pantagruelica cabina a doppio soffione nonché pulite. Mi hanno ricordato, in grande, quelle del Wellcum.
Al mio arrivo c’è un silenzio quasi spettrale negli spogliatoi (collocati al piano interrato): evidentemente è molto presto eppure se penso al GT dove allo stesso orario ci sono già diversi colleghi operativi mi viene da sorridere. Lo spazio a disposizione negli armadietti è tanto, si accede con una chiave tradizionale che ha il vantaggio di non staccarsi dalla serratura se non si chiude: in questo modo non si dovrebbe correre il rischio di lasciare aperta l’anta. Così come ad agosto scorso feci un incontro che svoltò la giornata al GT, anche stavolta lo spogliatoio è stato foriero di una conoscenza TOP: ma di questo parlerò a breve.
Attenzione: al piano interrato i cellulari non prendono per cui se li lasciate negli armadietti non sarete raggiungibili.
Ristorante: notevole, non c’è che dire! L’unica pecca è che il menù è solo in tedesco. Per ogni giorno ci sono almeno sette portate diverse, tutte cucinate al momento. Il piatto vi viene servito al tavolo dallo staff o da qualche ragazza che in quel momento è libera. Io ho preso l’equivalente di un nostrano filetto al pepe verde a pranzo e la sera un uovo al tegamino. Si può mangiare tutto quello che si vuole senza dover pagare nulla: unica cosa è che vi chiederanno il numero dell’armadietto ogni volta che ordinate. A parte si pagano solo i cocktail e, più in generale, tutte le bevande alcoliche che non siano la birra. Il buffet non è male e le vivande sono aggiornate nel corso della giornata.
Pulizia: non ai livelli del GT anche se non ho mai avuto la sensazione che il locale fosse “sporco”. Gli accappatoi qui sono di colore marrone chiaro così come gli asciugamani. Più che di orsi, al PR è corretto parlare di cavalli Nello spogliatoio e al piano superiore sono presenti erogatori di collutorio. Le docce non sono temporizzate e questo per me è una grande cosa.
Spa: bellissima la -tiepida- piscina situata al centro della sala adibita al wellness. Presenti anche jacuzzi (di dimensioni simili a quelle del GT), sauna e percorso Kneipp. Comodi e funzionali gli ampi divani dove è possibile addormentarsi per recuperare energie, cosa che io ho fatto. Una chicca è la presenza del tavolo da biliardo, da ping-pong e il tiro a segno con le freccette. Segnalo una sala chiamata “sport events” dove è presente una grande TV che trasmette partite di calcio, gran premi di formula 1, ecc.
Il personale è gentile anche se fa fatica a parlare/capire l’inglese. Il giardino esterno forse rischia di risultare un po' piccolo nei giorni di pienone, ma va bene così.
Inizialmente si rischia di restare disorientati da come si sviluppa il locale ma dopo poco si realizza che il “percorso guidato” si sviluppa lungo due rampe di scale: entrambe partono dagli spogliatoi ma mentre una sbuca nella zona wellness l’altra nella sala bar.
Considerazione finale: qui sembra che tanti clienti vengano esclusivamente per l’aufguss o per bere/mangiare piuttosto che per scopare. Ne ho visti diversi non fare neppure una camera durante tutta la giornata. L’atmosfera, di conseguenza, si presenta alquanto rilassata e, nonostante fosse sabato, non c’è mai il problema dell’attesa per le stanze.
Ora però parliamo di figa, ritengo ne abbiate le palle piene di leggere dettagli logistici. Spesso mi domando che forse nella vita mi sarei divertito di più se avessi fatto lo scrittore anziché l’ingegnere…

GIRLS
La line-up il giorno della mia visita prevedeva all’incirca venti fanciulle. Interessante è la presenza di un tagesplan -scevro di foto purtroppo- sul sito del locale, il giorno della mia visita risultato poi molto attendibile.
L’atteggiamento è molto più propositivo rispetto al GT: in un caso ai limiti dello stalking per quanto mi riguarda. Sto parlando di Anca, rom dai capelli neri, che mi ha praticamente tampinato tutto il giorno mettendo a dura prova la mia pazienza. Specie quando capiscono che sei italiano la solfa è sempre quella: “Ammmore, dai vieni che scopiamo. Bello pompino”. Evidentemente per queste l’italiano medio è talmente coglione da farsi rincitrullire davanti al primo culo in bella vista. Ma tant’è…
Come anticipato nella sezione di questo mio scritto, mentre mi stavo spogliando vicino al mio armadietto ho la fortuna di conoscere tale Natascha: polacca di un paesino al confine con la Germania non molto lontano da Berlino. Alta 1,75 mt. senza tacchi, capelli neri lunghi, occhi verdi, tette naturali, due tatuaggi (uno raffigurante un serpente attorcigliato tra il polso e il gomito destro, l’altro a forma di puma sulla caviglia sinistra), piercing di ordinanza. Consueto baciamano di presentazione: a tal proposito segnalo un simpatico aneddoto. Una delle ragazze durante la giornata trascorsa al PR mi ha detto “why do you smell me?” Vabbè, stalle a spigare che si tratta di un gesto da gentleman…
Tornando a Natascha sento che le sensazioni, non solo lì in basso, sono positive per cui le chiedo se è libera. Mi risponde di sì, invitandomi a parlare un po' con lei. Ecco, questa è una prima, notevole, differenza rispetto al ad altri posti similari: nessuna ragazza nel mio caso, e ne ho provate tre, ha avuto fretta di andare in camera. Con Natascha ci accomodiamo sui divanetti all’esterno, vicino al campo da ping-pong. Si parla un po' di tutto, la conversazione è piacevole. Mi fa i complimenti per il mio inglese, merce rara per il cliente italico a suo dire. Dopo circa dieci minuti sono io che le manifesto l’intenzione di approfondire la nostra conoscenza carnale in stanza. Una volta prese le chiavi, si percorre la rampa di scale che porta al piano di sopra. Entrambi ci serviamo del collutorio posto nel bagno situato vicino le stanze per trombare. Molto attenta all’igiene, si spoglia completamente di ogni monile (plus) per non interferire con l’atto copulatorio, restando vestita solo della sua nudità. Ed è davvero tanta roba… Doccia preparatoria fatta insieme nella stanza con sgrillettamento del clitoride incluso nel servizio in camera
La sessione è al 90% PSE: sa esattamente cosa fare, non si risparmia minimamente. Nessuna furberia made in Romania tipo mano alla base del pisello. Baci profondi, leccate su tutte le parti dei nostri corpi compreso nel mio caso un “gustoso” giro perlustrativo con la sua lingua nella zona scrotale. Lo specchio presente nella camera fa il resto. Il pompino, salivato e degno di menzione, è assolutamente hands-free: fortuna che sono reduce da un venerdì di trombo sfrenato al GT altrimenti avrei rischiato di capitolare subito. Chiedo e ottengo un face-sitting dove con il suo clitoride si scopa letteralmente la mia lingua: gli effetti non tardano ad arrivare visto che dopo qualche minuto mi stringe le cosce in stereofonia a mo’ di cuffia e viene facendomi sentire la contrazione dei muscoli delle gambe oltre che i suoi mugolii. Almeno sette posizioni provate, con la polacca che conferma l’attitudine più che positiva delle sue connazionali da me testate.
Le chiedo se pratica cim e la risposta è, ça va sans dire, affermativa: per celebrare degnamente il momento decido di godermi il tutto come l’abbonato Rai, ovvero in prima fila. Mi accomodo su una delle due poltroncine presenti, svesto l’attrezzo, la faccio inginocchiare e parte con un bbj forse ancora migliore di quello iniziale propedeutico a una mia copiosa venuta. La ragazza non si stacca e continua imperterrita senza battere ciglio. Alla fine sputa ma non so cosa visto che, a mio parere, buona parte del liquido seminale deve averlo deglutito. Dopo i complimenti reciproci per la performance, ci accoccoliamo sul letto: qui mi confida di avere un passato professionale al Globe. Ora si spiegano tante cose, penso dentro di me.
Lasciamo la stanza che sono passati 40 minuti abbondanti ma il compenso dovuto è comunque pari a 50+25+una piccola mancia che decido di elargire mia sponte alla fanciulla per il pompino da antologia. La grandezza di un popolo si misura anche in tali circostanze: ma di questo parlerò meglio nelle conclusioni.

NATASCHA: bellezza 9 (bonus di 0,5 per l’assenza di chirurgia plastica) / partecipazione 9,5 (non si risparmia in nulla) / fucking expertise 10 (cim da antologia).

La seconda stanza sarebbe dovuta essere con Jolie, unica girl che avevo sul mio taccuino mentale grazie ai suggerimenti di @peter_69. La individuo facilmente nella sala ristorante essendo lei di nazionalità filippina. Mi sorride e già pregusto la camera che ne verrà fuori: tuttavia, mentre sono intento a mettere qualcosa sotto i denti un collega più veloce me la soffia e sono costretto a ripiegare su un altro target. La scelta ricade su una milf bionda sui 35 anni che, con una classe quasi fuori luogo per un siffatto luogo adibito al meretricio, sta pranzando con un’insalata. Ha uno sguardo molto espressivo, che non passa inosservato. Nel mentre sto per appropinquarmi per fare la sua conoscenza accade che un crucco, without mercy, si siede al suo tavolo e inizia a parlarle. Porca putt..penso tra me e me: sto perdendo colpi…
Invece il collega, dopo averla tenuta oltre 15 minuti riempiendola di parole, decide di non portarla in camera. Mah…
Al che con felpato passo mi avvicino e chiedo se è libera: anche lei, come Natascha, mi invita sul divano a parlare un po' con lei. Si chiama Joana, capelli ricci sulle spalle castano chiari, dichiara 35 anni (ma secondo me sono almeno 38), di nazionalità serbo-croata. Tette rifatte bene, fisico molto ben tenuto nonostante non sia più una ragazza di primo pelo. Parla poco inglese ed è questo l’unico difetto che le si può contestare. Per il resto…davvero un’esperienza indimenticabile! Peccato solo che nel suo menù non sia previsto il cim. Si inizia con una intensa doccia insieme (la camera è la stessa di prima). Dopo ci avvinghiamo sul letto mentre limoniamo senza un domani. Anche per lei scatta la richiesta di face-sitting e, dopo alcuni minuti, capitola staccandosi improvvisamente e mettendosi un asciugamano in mezzo alle cosce che le continuano a tremare. La guarda basito e lei mi fa capire che dopo un orgasmo lo fa sempre. Contenta lei…
Il resto della sessione (provate cinque posizioni) è molto partecipata da parte sua, non accenna ad alcun rallentamento di ritmo in itinere: la faccio stendere prona per penetrarla da dietro e così vengo felice. Lei non si stacca subito, ma anzi si mette di fianco stringendomi a sé. La cosa mi fa molto piacere, se devo essere sincero. Anche in questo caso la mezz’ora è stata superata da un pezzo (sono le 16,45 e siamo entrati in camera che erano quasi le 16) ma nessun extra mi verrà richiesto.

JOANA: bellezza 7,5 (malus di 0,5 per la chirurgia plastica) / partecipazione 9 (ci mette impegno e l’orgasmo ne è una prova) / fucking expertise 8,5 (malus di 0,5 perché non fa cim).

Una volta saldato il quantum, ho bisogno di rilassarmi per almeno mezz’ora: la giornata è piacevolmente assolata e stare stesi sulle sdraio presenti sul giardino risulta assai gradevole.
Ulteriore doccia e, finalmente, ritrovo Jolie. Mi chiede se può andare a prendere qualcosa da bere al bar e si offre di fare altrettanto per me: ci accomodiamo anche stavolta sui divani e parliamo un po'. Come per le due tipe precedenti, nessuna fretta nel salire in camera.
Alta 1,60 mt, dichiara 35 anni (credibili), capelli corvini lisci sulle spalle, occhi neri, fisico ancora piacevole alla vista e al tatto nonostante la gravidanza. Seno naturale, ottimo inglese parlato.
Ci tocca la stessa stanza di cui ho già fruito in precedenza: mi sento come l’Inter nell’anno del triplete. La fanciulla sembra una furia quasi non veda un cazzo da tempo immemore. Tra le tante cose che mi resteranno impresse di lei, una in particolare è degna di nota: per oltre 10 minuti mi ha leccato in lungo e in largo le palle e sarebbe andata avanti se non l’avessi fermata atteso che stavo rischiando di capitolare. Dedizione al cliente totale, proprio come una geisha. Le sue dimensioni compatte la rendono perfetta per ogni posizione voi possiate desiderare. Baci profondi, 69 infinito dove anche lei -come le altre che l’hanno preceduta- raggiunge un rumoroso orgasmo. Io sono eccitato come un caimano davanti a cotanta partecipazione e impegno. Faccio affidamento a tutte le mie riserve di energia per riuscire a coprire l’ora in camera con lei. Alla fine le chiedo se pratica cim e la risposta è affermativa. Da questo punto di vista lo standard di Natascha è inarrivabile ma in ogni caso la filippina si difende bene. Nel complesso una esperienza GFE al 60%.

JOLIE: bellezza 7 / partecipazione 9,5 (non si staccherebbe mai dal pisello) / fucking expertise 9 (i dieci minuti di lecca-palle sono da standing ovation).

Anche nel caso di Jolie le tariffe della casa sono rispettate in pieno: 100 euri per l’ora, 25 per il cim ai quali aggiungo una piccola mancia per quanto sopra effettuato.
Sono circa le 21,30, il mio stomaco reclama: mi divoro un ottimo uovo al tegamino insieme a Jolie che mi fa compagnia al tavolo.
Alle 22,15, visto che mi attendono oltre 100 km. prima di tornare nella mia dimora temporanea, decido di levare le tende non prima di un ultimo giro del locale e di aver fatto i complimenti -non di circostanza- alla tipa della reception per questo posto.

THE END, titoli di coda.

CONCLUSIONI
In sintesi:
1) Il posto mi è piaciuto molto: moderno, pulito, zero coda per le camere, ottimo cibo.
2) Capitolo ragazze: la line-up potrebbe essere più nutrita, certo, ma alla fine su tre da me provate (di cui due “al buio”) sono rimasto estremamente soddisfatto per partecipazione e impegno.
3) La clientela è al 90% indigena: non ho visto scene imbarazzanti come in altri FKK, anzi mi è sembrato che qui l’interesse principale non sia andare a scopare quanto piuttosto fare tutte quelle attività collaterali (es. bere, mangiare, aufguss). Egoisticamente per me è stato meglio, visto che non ho mai trovato coda né per le fanciulle né per le camere.
4) Filosofia degli FKK: per me resta vincente, nel senso che avere la possibilità di sbattersi una figa come Natascha (la TOP del locale quel giorno) pagando per mezz’ora di divertimento con cim finale appena 75 euri credo debba essere sufficiente a ritenersi più che soddisfatti per quanto ricevuto. Deutschland über alles!
5) Se proprio devo trovare un difetto, diciamo che l’atmosfera rilassata di questo club in certi momenti mi è sembrata fin troppo tranquilla nel senso che mancava quella spumeggiante frenesia tipica del GT. Certamente un posto da provare almeno una volta, magari studiando bene i nomi delle tipe presenti: in tal senso, mi è dispiaciuto non beccare Julia la russa (attenzione perché c’è anche una Julia ucraina ma che, dall’approccio, mi è sembrata un missile terra-aria bello potente) sulle cui performance tanto bene avevo letto su questo forum.

Mi auguro di non avervi annoiato nemmeno stavolta. Se avete domande sul locale o sulle tipe scrivetemi pure.

Augen zu und durch
Auf wiedersehen!

Engineer2013
Silver 36-50
31/05/2019 | 22:31

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@ElFlaco, @TITANO, @bagascia, @figavacciuolo: GRAZIE!
@jasper: sto ultimando la rece sul Parksauna Residenz e posso dirti che ho fatto la scelta migliore, specie con il senno di poi.

Engineer2013
Silver 36-50
31/05/2019 | 00:36

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Golden Time: A gentleman never makes promises he cannot keep

FKK Golden Time – venerdì 24 e domenica 26 maggio 2019 - Recensione di Engineer2013

COSTO INGRESSO: 60 €.

COSTO CAMERA ed EXTRA: 50 € la prima mezz’ora e multipli, 50 € anal, 25 € CIM.

COSTO e LUOGO PERNOTTAMENTO: 35 € (colazione esclusa) a notte in una struttura a Nettetal. Viaggio aereo con Ryanair (arrivo e ripartenza da Colonia/Bonn) per complessivi € 35, compresi bagaglio a mano in cabina e priorità. Prezzi per persona.

RAGAZZE PRESENTI: una quarantina di livello medio-alto, una mezza dozzina di TOP più un paio di Super-TOP. Buono (ma non ottimo) l’assortimento di etnie. Massiccia presenza di rumene, un paio con la pelle scura. Nessuna brasiliana intercettata, pochissime le indigene. Almeno cinque intrombabili e un paio davvero inguardabili.

SITO INTERNET LOCALE: http://www.goldentime.de/

24/05/2019: GOLDEN TIME ATTO XIII°
Guten tag! A distanza di sei mesi durante i quali sono stato costretto, per una serie di vicissitudini, a restare fermo ai box eccomi di nuovo in terra teutonica per uno gnocca-travel quanto mai d’uopo in questo momento. Stavolta volevo visitare un posto nuovo, evitando il sabato al GT vista l’esperienza del novembre scorso. La scelta, anche grazie a voi del forum, è caduta sul Parksauna Residenz (del quale parlerò in una recensione a parte). Purtroppo questo fine settimana è stato -pesantemente- condizionato dal fatto che il mio smartphone ha ben pensato di fare kaput appena atterrati in Germania. Meno male che giro sempre con due telefoni ovvero anche con un Nokia da 30 euro che mi ha letteralmente salvato! Tanto premesso, ho dovuto affittare un GPS dalla società di noleggio auto che ha ben pensato di farmi pagare 10 euri al giorno (sic!) per un navigatore con le mappe nemmeno aggiornate. Come se non bastasse, al momento del check-in hanno anche provato a farmi fare un upgrade dell’auto facendomi capire in un primo momento che fosse gratuito. Ladri!
Una dritta per chi arriva in aereo: ai controlli che farete all’aeroporto in Germania ricordate che i liquidi vanno inseriti in un’unica busta trasparente: ho visto gente che è dovuta andare ad acquistarle ai distributori automatici presenti in aeroporto pena l’impossibilità di imbarcarsi.
Il meteo è stato benevolo: venerdì e sabato bello, domenica un po’ nuvoloso ma niente pioggia.
La mancanza dello smartphone fa sì che il resoconto non sia dettagliato come avrei voluto visto che le volte passate mi segnavo qualcosa ma andrò letteralmente “a memoria”.
Let’go!

Tra le poche novità rispetto alla mia ultima visita di novembre segnalo il cambio di arredamento: poltroncine con schienale -molto comode- al posto delle panche, tavoli di forma quadrata biposto uno accanto all’altro per la zona pranzo e divani in stoffa blu anziché pelle nera che faceva tanto club privé anni ‘80. Per il resto solito menù à la carte suddiviso su due turni oltre la possibilità della colazione alla continentale (le uova strapazzate al bacon sono davvero prelibate) se arrivate all’apertura e fino alle 12,45 circa. Un’altra cosa che ho notato è la presenza di svariati pouf di colore verde sul prato -a mio parere tanto belli quanto scomodi- e un paio di nuove capanne con tanto di chiusura lampo per non far vedere ai voyer cosa succede all’interno.

Ma ora parliamo di figa, la molla che muove l’anima (ma soprattutto il pisello di noi punter…

Il primo giorno arrivo alle 11,45 circa. Una volta docciato e con l’accappatoio di ordinanza inizio il mio consueto giro iniziale (cui seguirà quello finale prima di lasciare il locale l’ultimo giorno) alla caccia di eventuali novità. Tra i culi…ehm volti a me già noti trovo operative:

  • Pia (ex Globe, da me recensita, con un paio di chili in più rispetto all’ultima volta) che si aggira con una compagna di giochi -decisamente intrombabile- con cui propone dei menage à trois: uno di questi verrà eseguito nelle nuove tende di cui sopra;
  • Elvira: meno gettonata rispetto a questa estate;
  • Magda: MILF polacca testata nel 2016, sempre in prima linea;
  • Silvana/Donatella: no comment;
  • Daniela: polacca di Cracovia, già timbrata l’anno scorso e con la quale avevo un conto in sospeso (v. rece). Decido quindi di partire con lei, saltando i convenevoli. La camera conferma quanto di positivo provato ad agosto: essendo la prima, opto per un’ora con due shot di cui il primo con cim. La fanciulla non si risparmia in nulla e, una volta venuto, continua con maestria la sua opera orale.

DANIELA: bellezza 7,5 (bonus di 0,5 per l’assenza di chirurgia plastica) / partecipazione 8,5 / fucking expertise 8,5 (pratica un buon cim).

Pago il dovuto (NESSUNA delle tipe da me provate ha fatto la furba sul quantum degli extra) e decido di rifocillarmi. Purtroppo il tempo per le uova strapazzate è terminato in quanto è appena iniziato il primo turno (che va dalle 14 alle 17 circa). Il buffet è a netta prevalenza di carne, anche se molto buona.
Finito il pranzo, nel mentre che mi rilasso nella sala principale, noto una ragazza davvero notevole: alta 1,70 senza tacchi, capelli castano scuri ricci lunghi, bel sorriso, carnagione ambrata, culo marmoreo, assenza di tatuaggi. Il mio radar mi dice che si tratta di una new entry, visto che in sala mantiene quasi un atteggiamento dimesso. Mi distraggo un attimo e un collega è più lesto di me. Vista l’età credo non ci metterà molto e così è: dopo meno di mezz’ora ritornano in sala. Mi apposto all’ingresso degli spogliatoi e, dopo aver incassato il dovuto, le chiedo se dopo è libera. Mi sorride rispondendomi si. Una volta riassettata mi raggiunge ai divanetti: consueto baciamano di presentazione: proviene dalla terra di Dracula, si chiama Isabella, età dichiarata anni 25. È arrivata martedì al GT dopo una prima fase all’Ocean. Bingo!
In camera è più orientata sul GFE, ma risulta comunque performante: purtroppo non pratica cim e i baci ci sono ma meno partecipati rispetto ad altre tipe provate lì dentro. Ciononostante non si risparmia e, quasi senza accorgermene, arrivo a fare l’ora piena con una sola venuta. Nella fase post-coito mi abbraccia e non mette alcuna fretta per lasciare la stanza. La ragazza, che per la cronaca sarà la top scorer della giornata, ha tutte le carte in regola per sfondare (atteso che a farsi sfondare, ci ha già pensato da sé per tutta la giornata di venerdì) al GT: sta a lei non farsi fagocitare dalle altre colleghe connazionali.

ISABELLA: bellezza 9 (bonus di 0,5 per l’assenza di chirurgia plastica) / partecipazione 8,5 / fucking expertise 8 (malus di 0,5 per il mancato cim).

Saldato quanto spettante alla fanciulla, altro relax time. La situazione inizia a farsi “critica”: il numero di orsi presenti in sala è alto (alle 17,30 circa ne ho contati quasi trenta a fronte di sole quattro ragazze). Mentre cazzeggio con il mio Nokia rivedo il mio Angelo: Valeria. Non perdo altro tempo e le vado incontro sorridente. Dopo il mio consueto baciamano (nel suo caso accompagnato da inchino) le dico che, essendo io un gentleman, mantengo la parola data: a novembre, infatti, la salutai dicendole che se fossi ritornato al GT e l’avessi ritrovata non sarebbe stata la mia ultima camera. Detto, fatto!
La voglia di andare con lei è tanta ma, ahimè, c’è da attendere per la chiave: non sono nemmeno le 18,00 Beviamo qualcosa al bar: lei non stacca la sua mano dalla mia, sembriamo due fidanzatini al quarto ginnasio. Nel mentre abbracci, carezze: di più non si potrebbe chiedere a una pay girl. Finalmente l’alcova è libera: ci tocca una delle casupole all’esterno, ma oggi la temperatura è gradevole. Una volta chiusa quella porta in misto legno/vetro inizia una sessione i cui contenuti, se non vi dispiace, preferisco non rivelare. Posso solo dirvi che, alla fine, mi dirà “non so quanto siamo stati in camera, hai tenuto tu il tempo?”. In realtà avevo visto l’orologio all’inizio della sessione: erano circa le 18 e siamo rimasti insieme fino alle 19,40. Con Valeria il tempo perde ogni suo significato numerico per lasciare il posto all’ebbrezza delle emozioni. Se cercate una vera Girl Friend Experience (GFE, ndr) allora Valeria sarà il vostro porto sicuro dove approdare lasciandosi alle spalle il mare in tempesta. Trattatela con i guanti bianchi, se lo merita!

VALERIA: bellezza 9 (malus di 0,5 per il seno non pervenuto) / partecipazione 10 e lode (sembra di stare con la propria metà) / fucking expertise s.v. (quello che abbiamo fatto resta un segreto tra me e lei).

Per oggi sarei anche a posto ma, ça va sans dire, è difficile dire basta quando intorno a te ci sono tette e culi che ti sfilano davanti per la gioia della vista e non solo. Tra le tante fanciulle presenti, mi cade l’occhio, ma soprattutto l’uccello, su una coppia che sta parlando da diversi minuti e che sembra presa direttamente da un film porno. La bionda, già vista altre volte ma mai stanzata, scoprirò poi chiamarsi Roberta di Bucarest. Trucco appariscente, labbroni a canotto, tette rifatte, alta almeno 1,70 mt. senza tacchi. Ricorda vagamente Victoria Silvstedt, ha due tatuaggi uguali all’altezza delle cosce subito sotto il gluteo a forma di fiocco. La mora invece, tale Kimberly anche lei di Bucarest, ha una bellezza meno artefatta ma che ugualmente comunica una sola cosa: SCOPAMI! Bel sorriso e pelle scura. Mi avvicino fingendo una timidezza che oramai in questo mondo ho perso diversi anni fa e le chiedo se posso farle una richiesta un po’ particolare ovvero se è disponibile con la sua amica per una cosa a tre. Lei scoppia a ridere e mi dice “of course!”. Giro di presentazioni: nel social time la mora è più partecipativa mentre la bionda resta sulle sue. Mi viene il dubbio che la scelta non pagherà ma come si dice in questi casi: dare for more! Anche stavolta c’è da attendere ma vista l’ora, sono le 22 passate, ci sta. Alla fine arriva il semaforo verde: ovviamente ci tocca all’esterno. Una volta dentro si verifica una singolare metamorfosi: Roberta si approccia in maniera più soft mentre Kimberly sembra stia sul set di un film porno. Nonostante la stanchezza stia iniziando a presentarmi il conto, la sessione di mezz’ora è molto PSE con bbj in simultanea, cambi di posizione e di gommino per penetrare le fanciulle: provate con entrambe mission, pecos e smorza. Alla fine sento che non riuscirò a venire nel preservativo causa perdita di sensibilità: per questo motivo chiedo loro di stendersi sul letto una accanto all’altra e di masturbarsi. Nel mentre io, una volta svestito l’attrezzo, faccio lo stesso. Questa cosa ha il potere di farmi eccitare a mille: poco dopo vengo felice guardando i volti di questi due troioni da competizione che si passano la lingua sulle labbra e si sgrillettano il clitoride.

ROBERTA: bellezza 8 (malus di 0,5 per l’eccessivo impiego del bisturi) / partecipazione 8,5 (è una professionista consumata) / fucking expertise 9 (sa quello che va fatto e quando).
KIMBERLY: bellezza 9 (bonus di 0,5 per l’assenza di ritocchi) / partecipazione 7,5 (delude un po’ le aspettative) / fucking expertise 8 (pecca di spirito di iniziativa).

Pago 100 euri poiché il lesbo show non l’avevo chiesto né mi era stato proposto; vista l’ora ci sta la citazione della buon’anima di Enzo Tortora: Big Ben ha detto STOP!.
Guadagno l’uscita che sono le 23,15: domani mi attendono oltre 200 km. tra andata e ritorno per il Parksauna Residenz. Ma questa, è un’altra storia (cit. Carlo Lucarelli).

26/05/2019: GOLDEN TIME ATTO XIV°
Ultimo giorno del mio week end trombereccio: dopo un po’ di riflessioni ho deciso di ritornare al GT ma più che altro per motivi logistici. La mitica (Meg) Ryan ha ben pensato di eliminare il collegamento molto comodo Bergamo-Weeze lasciando solo quello su Colonia e Düsseldorf città. Visto l’orario di partenza (8,35) non mi andava di sbattermi più di tanto il giorno prima.
Tanto premesso, alle ore 10,50 avevo già parcheggiato accanto all’ingresso come secondo (il primo era un attempato olandese con tanto di Mercedes da 100k/€) cliente del locale
Nel mentre che sto indossando l’accappatoio noto una cosa che mi fa molto pensare: sono appena le 11,10 eppure nello spogliatoio posso contare già 8 orsi. A voi i commenti, i miei li farò nella sezione finale di questa recensione.
Appena pronto mi fiondo a gustare le ottime uova strapazzate con bacon e formaggio, una delle cose migliori dal punto di vista culinario del GT.
Una volta calmati gli appetiti alimentari, diviene improcrastinabile saziare quelli sessuali: la prima stanza della giornata sarà con Luana bionda rom di Timisoara e un passato al Globe. Tette ben rifatte, un tatuaggio tra la base della schiena e la natica. L’avevo approcciata il venerdì ma visto che era tardi le avevo detto che, se fosse stata in loco anche domenica, sarebbe stata la prima. A gentleman never makes promises he cannot keep…
Andiamo nella camera interna numero 1 (unica volta durante tutta la giornata), sono circa le 13. La stanza è buona, ma non indimenticabile: si bbj, si baci seppure a stampo, si 69. Un po’ come mi capitava alle superiori in alcune materie il giudizio può essere riassunto come segue: “ha le potenzialità ma non le sfrutta”. Evidentemente la scuola Globe nel suo caso non ha lasciato in eredità quanto avrebbe potuto (e dovuto, aggiungo io). Saldo il mio debito, sorriso ebete di circostanza e via.
Alle 13,45 circa è arrivato il momento del primo relax time: noto con stupore(?) che il numero di orsi non fa altro che aumentare in numero esponenziale al punto che c’è un momento in cui in sala a fronte di oltre trenta orsi ci sono solo 4 (quattro) donzelle. Ma tant’è…
Tra sauna, idromassaggio e cazzeggio si sono fatte le 15,30: ma questa grigia giornata dal punto di vista metereologico viene illuminata a giorno da quello che, vox populi, è un vero raggio di sole lì dentro: Valeria fa il suo ingresso in abiti civili e la incrocio casualmente perché in quel momento avevo appena lasciato lo spogliatoio dove ero andato a compiere le mie abluzioni.
Che dire: una così l’avessi conosciuta fuori da quel contesto avrebbe avuto (FORSE) il potere di farmi mettere la “testa a posto”: ha un sorriso e una positività che sono contagiosi. Vederla poi non vestita da troia me la rende ancora più attraente. Tutto questo nonostante preferisca le more alle bionde e non mi faccia impazzire chi ha poco seno: potere della mente umana!
Prendiamo una bibita al bancone e ci sediamo a chiacchierare ai tavolini fuori accanto al tendone del ristorante. Argomentiamo sulle nostre esperienze sessuali passate, di cosa accenda le nostre fantasie. Parlandoci, mi rendo conto che mi sto pericolosamente rincitrullendo appresso a lei e questo viola il mio codice etico di auto-regolamentazione che osservo scrupolosamente quando varco la soglia di siffatti postriboli.
Ma per una volta, fanculo alle regole!
Ore 16: chiavi e si va, ci tocca la casupola esterna: questa volta è la n.ro 25 (una se non l’ultima e mai provata prima).
Altra sessione INDIMENTICABILE con Valeria: il GFE fatto persona. Dopo oltre 90 minuti, mentre stiamo abbracciati come due adolescenti che hanno appena scoperto le meraviglie del sesso, mi confida i suoi progetti futuri (che ovviamente non rivelerò a nessuno, ça va sans dire). In bocca al lupo per tutto Valeria, Dio (chiunque esso sia) ti benedica: hai l’entusiasmo della tua età che ti aiuterà a realizzare quanto desideri, unitamente alla determinazione che non ti manca.
Informazione di servizio: Valeria sarà assente da fine luglio fino ai primi di settembre. Anche se riuscirò a fare a salto ad agosto, il Golden Time non sarà lo stesso senza di lei

VALERIA: v. sopra.

Alle 17,45, una volta finita la sessione, mi schianto su uno dei divani della main room a osservare l’andazzo della giornata. Oramai il club è alle corde, nel senso che mi auguro che non entrino troppe altri colleghi altrimenti la vedo difficile aspettare non meno di mezz’ora per le chiavi.
Tra le new-entry noto una biondina quasi acqua e sapone seduta a uno degli sgabelli lato parete vicino alla porta che conduce all’esterno. Mi avvicino: si chiama Claudia, viennese, una terza di tette rifatte talmente bene da sembrare naturali. Decido di fare un test drive: la ragazza in camera pratica un apprezzabile bbj, 69 e baci anche se non profondi: alla fine ne viene fuori una camera discreta, dove una pecca che le si può rimproverare è l’assenza di spirito di iniziativa. Consigliata per una svuotata a inizio giornata e per sessioni di mezz’ora.

CLAUDIA: bellezza 8 (ha un viso meno da troia rispetto alla media) / partecipazione 7,5 (non si scalda più di tanto) / fucking expertise 7,5 (a parte il pompino non brilla).

Pago il dovuto e punto quella che sarà il mio prossimo obiettivo: una bionda milf molto maiala con un costume da bagno giallo che ha la faccia di una che di cazzi ne ha masticati in quantità. Un usato sicuro, insomma. Ci presentiamo, lei si chiama Sonia polacca di Katowice. Dichiara anni 35, credibili. Le dico però che sono stanco e che ho bisogno di riprendermi. No problem my darling, see you later mi dice abbracciandomi. Tuttavia i miei intenti di riposo vanno letteralmente “a puttane” visto che nel mentre che sono nella sala principale vengo attratto da una mora che si trova appoggiata al muro vicino la porta che immette sul corridoio per andare fuori: lei si chiama Lena, dice di venire da Sofia (ma nutro seri dubbi al riguardo), alta 1,70 senza tacchi, tette non naturali, carnagione olivastra, due tatuaggi con nomi di uomini. Sulle prime è un po' sulle sue (mi dice anche per mezz’ora non bacia), tanto da avermi fatto pensare di desistere. Ciononostante voglio correre il rischio e…bingo anche stavolta! Ore 20 circa, entriamo in camera e qui lei si scioglie: fk profondi, bbj con sputo, daty infinito dove lei alla fine capitola. Pausa di un minuto e si ricomincia: rispolvero tutto il repertorio di posizioni del punter ma lei non accenna a cedimenti di qualsivoglia natura. Sono davvero gasato e questo fa sì che riesca a mantenere l’attrezzo in tiro nonostante inizi a sentire le fatiche di questi tre giorni. Alla fine vengo in una variante della posizione dell’elefante: lei stesa prona con le gambe chiuse, io sopra di lei a gambe aperte che la penetro da dietro. La camera dura oltre un’ora ma alla fine l’obolo sarà di soli 100 euri. Davvero una bella scoperta, sconsigliata per sessioni brevi.

LENA: bellezza 8,5 (malus di 0,5 per le tette rifatte) / partecipazione 9,5 (bonus di 0,5 per la sua venuta) / fucking expertise 9 (il bbj con sputo fa molto professionista consumata).

Ultima ma non ultima le mie energie residue (nonché risorse finanziarie) decido di investirle per mantenere la promessa fatta a Sonia: a gentleman never makes promises he cannot keep, sarà il filo conduttore di questo week-end in terra germanica.
Prima ho bisogno di bere una birra e rilassarmi nella “Giacuzzi” come dicono le ragazze: mentre sento le bolle che agitano le mie palle -oramai con pochissimo sperma rimasto- fa capolino Sonia. Mi sorride e mi riprende amorevolmente dicendomi che in piscina non è consentito bere. Mi toglie di mano la bottiglia, si spoglia e viene a sistemarsi vicino a me. Seguono dieci minuti di petting selvaggio dove le mani e le lingue vicendevolmente avvinghiate si muovono irrefrenabili in una foga degna di una tempesta ormonale di età adolescenziale. Usciamo dalla vasca eccitati e ci fiondiamo sotto la doccia: decidiamo di andare a celebrare il lascivo rito dell’accoppiamento nel kino che è insolitamente vuoto. Bbj superbo la cui peculiarità consiste nel leccare la parte superiore della cappella con certosino impegno, tre posizioni e venuta cim mentre guardo due tipe lesbicare nello schermo. Il tutto per una mezz’ora abbondante, compreso un social time post coito dove la polacca de qua non palesa fretta alcuna.
Sono le 22,15 circa e anche stavolta è arrivato il momento di lasciare il locale non prima però di aver divorato l’ottima pizza servita con precisione teutonica alla 22,30 e aver salutato la sempre gentile e cordiale Cindy ma, soprattutto, il mio Angelo dai boccoli biondi che risponde al nome di Valeria.
Alle 23 in punto, non prima di aver fatto l’ultimo giro di saluto al Golden Time, dopo dodici (12) ore di “onorato servizio” decido di congedarmi dicendo per l’ennesima volta alla Fräulein della reception che anche stavolta sono stato benissimo.

THE END, titoli di coda.

CONCLUSIONI
In sintesi:
1) Anche stavolta sono rimasto soddisfatto ma meno rispetto ad altre mie visite del passato poiché non ho conosciuto nuove fanciulle (un nome su tutte: Jolie) tali per cui vorresti ritornare anche il giorno dopo
2) La proprietà del locale, con delle modifiche seppure piccole, dimostra di credere in questo progetto e di volerlo mantenere a lungo in vita: almeno questa è mia personalissima impressione
3) Capitolo ragazze: le certezze si chiamano Valeria, Pia, Gloria, Elvira, Magda, ecc. Nessuna ha fatto la furba su extra et similia: da quello che leggo sui post dedicati ad altri club non è una cosa così scontata. Mi è piaciuta meno la prevalenza di rom rispetto al passato a scapito di altre etnie (soprattutto tedesche): uno dei punti forti del GT è sempre stata la eterogeneità della figa presente e mi piacerebbe che questa cose restasse. Altra cosa che ho notato è che la line up è cambiata di almeno il 35% tra il venerdì e la domenica.
4) L’attesa per le camere resta il tallone di Achille di questo posto: possibile che non si possano installare altre casupole avendo a disposizione quel giardino immenso? In tal senso mi sento di sconsigliare il Golden Time di sabato, motivo per il quale ho deciso di orientarmi verso altri lidi per quel giorno lì
5) Domenica ho visto per la prima volta una coppia vera entrare nel locale: sono rimasti sempre in accappatoio tra il bar e il giardino. Sembravano conoscere alcune ragazze. Mah…

Mi auguro di non avervi annoiato nemmeno stavolta.
Lunga vita al Golden Time, ricordandovi sempre di scollegare il cervello dal resto del corpo quando varcate quella soglia: credetemi, è molto meglio per voi!

Augen zu und durch
Auf wiedersehen!

Engineer2013
Silver 36-50
26/05/2019 | 07:10

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@peter_69 grazie alla tua dritta ho fatto una sessione molto intensa di lingua (in tutti i sensi) filippina anche io ieri...
A breve la recensione del Parksauna Residenz (prima volta per me).
Saluti

Engineer2013
Silver 36-50
25/05/2019 | 08:08

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Aggiornamento flash (seguirà recensione)

Ieri giornata molto buona al GT. Presenti Pia, Gloria, Florentina, Valeria (vado a memoria)
Assenti, purtroppo, Tina, Jolie e Nila.
Novità: cambiati i divani interni, ora non più in pelle nera ma in stoffa blu. Altro aggiornamento riguarda la zona ristorante con poltrone singole (molto comode) di diverso colore al posto delle antipatiche panche e nuovi tavoli a forma quadrata da due uno accanto all'altro.
Parco gnocca: livello soddisfacente, quasi nessuna non ha fatto almeno una camera compresa la Silvana nazionale.
Talent scouting: segnalo una new entry (da martedì al GT, in passato all'Ocean): tale Isabella, draculina, la top scorer della giornata. Provata per un'ora.
Nessuna furberia su bbj incluso o meno nella camera standard.
Purtroppo non posso aggiornare in tempo reale causa morte prematura dello smartphone: fortuna che ho il tablet in hotel.
A presto!

Engineer2013
Silver 36-50
24/05/2019 | 06:09

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Good morning People! Engineer is back! Oggi e domenica sarò al GT. Sabato invece al Parksauna Residenz (First Time). Se qualcuno di voi esimi colleghi è in zona ci becchiamo all'interno.

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